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Discarica di Cerro, il sindaco: “Vinto il primo round”

"Certamente ci saranno ricorsi e controricorsi legali ma non ci faremo trovare impreparati" afferma Nuccia Berra

«Posso dire informalmente di essere ragionevolmente sicura che il primo round contro la discarica lo abbiamo vinto noi». Lo annuncia il sindaco di Cerro Maggiore Nuccia Berra, aprendo così uno spiraglio per la speranza di non rivedere sorgere al polo Baraggia una discarica. «Certamente ci saranno ricorsi e controricorsi legali come già successo in casi analoghi, ad esempio nel comune di Inzago, ma non ci faremo trovare impreparati continua la prima cittadina – e sappiamo che tutti gli enti preposti, Regione Lombardia e Città Metropolitana in primis, faranno la loro parte al fianco di Cerro Maggiore e di Rescaldina, sempre e  comunque uniti per il bene dell'ambiente e della salute dei nostri cittadini».

La battaglia contro una discarica bis, diventata concreta dal momento della presentazione della VIA da parte di Ecoceresc (ex Simec), deve unire tutte le forze politiche e i cittadini. «Io e il sindaco di Rescaldina abbiamo dimostrato che questa battaglia non può diventare di parte,  non deve avere simboli politici, neanche locali, perché deve unire e non dividere – aggiunge Berra -. Fare il contrario sarebbe essere miopi». E proprio per questo, il sindaco dice che domani sera, lunedì 28, sarà «in prima fila alla riunione del comitato intercomunale contro la discarica» convocata dalla lista di opposizione Bene Comune.

Nel frattempo il Comune continua a muoversi su ogni piano possibile per scongiurare l'ipotesi discarica bis: il sindaco Berra incontrerà Città Metropolitana il primo febbraio, portando «la voce dei cittadini del comitato e soprattutto vorrò definire con città metropolitana l'iter amministrativo della vicenda», perchè, come specifica il sindaco «non mi aspetto un comunicato stampa politico da città metropolitana e non mi aspetto un comunicato stampa politico da regione Lombardia. A me interessano gli atti amministrativi, i fatti per dirla in modo brutale».

In settimana, invece, come aggiunge il consigliere delegato alla discarica Alessandro Provini, il Ministero dell'Ambiente ha iniziato ad esaminare l'interrogazione presentata dall'onorevole Fabrizio Cecchetti, chiedendo al Comune tutti gli atti in possesso: «Noi non ci siamo limitati ad un formale inoltro da passacarte, abbiamo voluto scrivere una lettera politica con richieste precise e segnalazioni importanti delle quali il Ministero dovrà tenere conto. La battaglia è iniziata ma con lungimiranza stiamo già pensando al più importante obiettivo: la riqualificazione ambientale dell'area. Fintanto che lì rimarrà un buco qualcuno potrà chiedere di riempirlo anche con rifiuti, e questo è il problema. In definitiva posso dire che è questo il grave rammarico: che le amministrazioni di questi ultimi 15 anni non siano riuscite a concludere la battaglia di tanti i nostri concittadini ed applicare pienamente l'agognato accordo di programma sottoscritto nel 1999».

Redazione
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Pubblicato il 27 Gennaio 2019
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