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Occhio alla truffa della frutta

14 Gennaio 2019

Caro Direttore, voglio segnalare che anche nella nostra Legnano si sta affermando sempre di più la truffa della frutta, ma con la variante delle banconote false.

Purtroppo nel raggiro si è trovato coinvolto per ben 2 volte mio padre, ottantaseienne, al quale per fortuna non è stato fatto del male ma che è tornato a casa con due cassette di frutta marcia in auto e soldi falsi nel portafogli.

Ecco il modus operandi dei due delinquenti: hanno  un’età  di circa 30 anni, girano con un’auto bianca, e dopo aver individuato la loro vittima, preferibilmente una persona anziana e sola, scendono dalla macchina, gli si avvicinano e iniziano a salutarlo con affetto; prima di dargli il tempo di respirare e capire, uno dei 2 inizia a raccontare una storia di fantasia in modo molto convincente mentre l’altro apre la portiera e carica sull’auto un paio di cassette di frutta.

La richiesta è molto conveniente, 10 Euro, e mentre la vittima, frastornata e confusa, apre il portafogli,  il truffatore attiva il vero piano diabolico.

Alla vista di banconote da 20, 50 e 100 Euro, con tono sempre più amichevole l’imbroglione chiede al malcapitato di poter cambiare le numerose banconote da 10 Euro, frutto di altre vendite (“raggiri”), per ridurre il fastidioso volume dei suoi soldi in tasca con il risultato che le banconote vere passano al baro e quelle false ahimè rimangono alla vittima.

Di ritorno a casa e dopo aver raccontato tutto a mia mamma, dell’accaduto sono stati informati i carabinieri che purtroppo non hanno potuto far altro che prendere nota della la segnalazione.

Mi rivolgo quindi  a tutti i cittadini invitandoli a stare molto attenti e di segnalare alle forze dell’ordine episodi simili per ottenere magari una maggior controllo del territorio, soprattutto nella zona dove è allocata la rivendita sopramenzionata.

Roberto Ripamonti


Buon giorno 
Con la presente volevo informarvi che la procedura messa in atto da questo o questi truffatori dura ormai da almeno tre anni.
Anche il sottoscritto era stato avvicinato e fermato  a Cerro Maggiore da un camioncino il cui conducente , con la scusa di fingersi vecchio conoscente , mi apriva la portiera dell’auto caricandomi della verdura chiedendomi poi  denaro. A fronte della mia risolutezza a fermare e  rifiutare quanto stesse facendo tale individuo desisteva andandosene imprecando. Qualche tempo dopo ero venuto a sapere che anche a Legnano, esattamente in via Firenze , tale individuo era riuscito a truffare un mio parente usando la stessa tecnica. 
Lo scorso anno mi trovavo nuovamente a Cerro Maggiore e ancora tale individuo con un camioncino bianco metteva in atto la stessa procedura . Questa volta stavo al suo gioco fingendo di ricordarmi benissimo di lui. Al suo tentativo di caricare nuovamente  la merce sulla mia auto lo ringraziavo dicendogli che questa volta però avrei preso il numero di targa del suo mezzo.  A questo punto furiosamente , sempre imprecando , spariva a tutta velocità. Con solo una parte del numero di targa, purtroppo non ero riuscito a prenderlo completamente , mi recavo alla stazione dei carabinieri di Cerro Maggiore e segnalavo quanto accaduto dicendo loro che , per dovere civico , ritenevo doveroso informarli per evitare che tale individuo potesse far cadere nella sua trappola altre persone  magari anziane. 
Leggo  che a tutt’oggi il problema si ripresenta.

Roberto Nazari

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