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La Tela, Movimento 5 Stelle: “Considerazioni di natura politica”

20 Dicembre 2018

Giovedì 13 dicembre, sulla questione de "La Tela" abbiamo avuto un incontro con il sindaco, incontro in cui sono state analizzate le problematiche da noi sollevate. E’ stato un incontro lungo e proficuo, a cui oltre al sindaco hanno partecipato alcuni nostri attivisti, e per cui ringraziamo il sindaco.

Ma prima di proseguire nelle nostre valutazioni, riteniamo necessario chiarire una questione importante: in nessuna maniera è mai stata messa in discussione l’onestà e l’onorabilità delle persone coinvolte, Cattaneo in primis. Tutte le considerazioni fatte erano, sono, e saranno, di natura politica. Durante il confronto, non abbiamo potuto non notare come i nostri rilievi fossero stati intesi dal sindaco come una messa in dubbio della sua onestà personale, e come questo lo avesse ferito profondamente (e questo, umanamente, ci dispiace).
É quindi importante sgombrare il campo da questo dubbio, ribadendo quello che per noi è naturalmente ovvio. Anche perché, qualora avessimo avuto (o avremo, qualora emergesse dell’ altro), il sospetto che qualcosa di illecito fosse successo, il primo passo che avremmo compiuto sarebbe stato quello di rivolgerci alla procura, non certo presentare interrogazioni o scrivere comunicati. Per quanto riguarda invece la presunta messa in discussione da parte nostra dell’ operato degli uffici comunali, altro appunto che ci è stato indirizzato, questo invece ci stupisce molto, dato che affermiamo esattamente il contrario, e solo con un gran lavoro di fantasia si potrebbe leggere qualcosa di diverso nelle nostre righe.
Inoltre, spostare la discussione su presunte accuse personali, oltre che scorretto, svia da quelli che sono i temi reali che abbiamo messo sul tavolo. Nessun intento accusatorio a livello personale, ma qualora così fosse stato inteso, lo ribadiamo, ce ne dispiace e molto.

Fatto quindi salvo tutto quanto prima esposto, riteniamo, a livello politico (meglio specificarlo….) che la questione continui a non convincerci, seppur dei passi in avanti verso uno sbroglio della matassa si siano fatti.
Non siamo convinti del fatto che il comune non dovesse vigilare sull'andamento dell'attività ma solo verificare la permanenza dei requisiti per l’assegnazione del bene (infatti le due cose sono trattate in due articoli separati), come siamo perplessi, ma ne prendiamo atto, del fatto che il sindaco ci abbia detto (o così abbiamo inteso) di essersi interessato alla risoluzione dei problemi de "La Tela" da privato cittadino, su richiesta della stessa Arcadia, e non in veste di sindaco, motivo per cui avrebbe ricevuto le comunicazioni, informazioni e report, sulla propria mail personale, senza quindi protocollare questi dati. Questa è la sua versione della vicenda, e noi non possiamo che prenderne atto.
É di oggi anche la risposta pervenuta dal segretario generale in merito a queste comunicazioni, in cui afferma che il materiale inviato al sindaco serviva a quest’ ultimo per formarsi un quadro più completo della situazione nel tentativo di coinvolgere altri soggetti per un tentativo di supporto ad Arcadia, così come asserisce che il comune non fosse tenuto ad una vigilanza sull'andamento della cooperativa.
Sulla discrepanza dei report contabili, invece, noi rileviamo quanto ci è stato fornito, e ci sembra ben strano che dipenda da come si vadano a considerare alcune voci, come gli investimenti, in quanto, in teoria, quei report dovrebbe averli prodotti la stessa cooperativa, quindi si desume che mantenga la stessa chiave di lettura dei dati. Ma è stata proprio la cooperativa a dirci che i numeri del 2016 non erano corretti. Non dovremmo far notare questa "stranezza"? Non dovremmo porci qualche domanda?
Non possiamo però intestardirci sulle nostre posizioni a fronte dei chiarimenti ufficiali che ci sono pervenuti. Era quello che volevamo, che continuiamo a volere e che abbiamo ottenuto.

La presidente del consiglio rescaldinese, in una lettera, dice che «polemiche pretestuose, bilanci sbandierati, accuse infondate da parte dei 5 Stelle, stanno cercando di insinuare dubbi, di ledere un’immagine, un simbolo, che è indubbiamente più forte dei loro ragionamenti», ma noi è proprio in virtù di tutelare l’immagine di questo bene, che vogliamo cercare di fare chiarezza, a meno che la presidente non abbia già tutto chiaro, e consideri i nostri dubbi e rilievi (non accuse) pretestuosi. Realmente pensa che l’immagine de "La Tela" sia sta lesa dai nostri ragionamenti e non da come si sia conclusa questa esperienza?
Anche noi auspichiamo che il bene possa essere restituito ai rescaldinesi, ma ci teniamo a ricordare, che anche noi siamo rescaldinesi, e visto che il bene ci deve essere restituito, vogliamo capirci di più, soprattutto perché ne siamo i proprietari, insieme a tanti tanti altri.

In ultimo, ma non per importanza, numerosi lavoratori stanno vivendo una situazione molto difficile, e dal canto nostro ci stiamo impegnando per trovare una soluzione, oltre al fatto che un bene comune simbolo della lotta alla mafia deve ritrovare al più presto una giusta collocazione, soprattutto su binari che gli consentano di evitare, per quanto possibile, ulteriori problemi. Alla luce di quanto successo, continuiamo a ritenere che stilare un bando per assegnare il locale identico al precedente, senza prevedere poi correttivi e controlli specifici, tali da evitare il ripetersi della recente esperienza, sarebbe un errore, ma in fondo è solo la nostra umile e asinesca opinione. Indubbiamente, prima si riassegna il bene, meglio è per tutti.
La presidente del consiglio ci fa anche sapere che è indignata per le nostre analisi fuorvianti, le nostre cavalcate strumentali (a quale pro?); noi invece, siamo dispiaciuti che "La Tela" sia stata (ed è tuttora) chiusa e numerosi lavoratori ne stanno pagando le conseguenze, e vorremmo evitare che succedesse ancora. Aggiungiamo che se è stata chiusa, non è certo per le nostre cavalcate strumentali o le nostre analisi fuorvianti, ma di questi dettagli forse non importa più a nessuno.

Movimento 5 Stelle Rescaldina

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