La scuola secondaria di primo grado Dante Alighieri di Cerro Maggiore partecipa ormai da alcuni anni all'iniziativa del Banco Alimentare, che si tiene ogni anno l'ultimo sabato di novembre.Di seguito le considerazioni della scuola, dopo l'ultima edizione dell'iniziativa.

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Arrivati sul posto i nostri alunni sono stati accolti da un responsabile di Banco Alimentare che ha spiegato loro che qualcuno si sarebbe occupato di distribuire i sacchetti per la colletta, qualcun altro di ricevere gli alimenti dopo la spesa, altri avrebbero aiutato a smistare e inscatolare il cibo. Inizialmente, per chi era alla prima esperienza, è stato spiazzante dover combattere contro l'ignoranza (nel senso proprio del termine) di alcune persone, "la gente è un po' maleducata", mi dicevano, se qualcuno li ignorava o cambiava direzione per non intercettarli.

Poi però lo sconforto iniziale ha lasciato spazio alla sorpresa, quando hanno constatato che in realtà chi aderiva all'iniziativa era la maggioranza dei clienti, i ragazzi erano stupiti nel vedere "quella signora che ha riempito di cibo tre sacchi, per chi non conosceva!" e nel realizzare che chiunque poteva donare, anche un singolo pacco di pasta, donato sempre col sorriso.

Ecco, i sorrisi sono stati molti, quelli dei clienti e quelli dei volontari. C'è stato l'orgoglio della scoperta di essere parte di un ingranaggio con molte, moltissime rotelle, "un'iniziativa nazionale, non solo locale", spiegavano a chi chiedeva loro informazioni sulla Colletta Alimentare. C'è stata la soddisfazione nello svuotare i carrelli che man mano si riempivano di cibo, ma anche la delicatezza dell'immaginare che "magari quella signora lì ha preferito aver meno lei per dare agli altri".

C'è stato anche divertimento, perché no, e il piacere di conoscere  gli altri volontari che condividevano il turno coi ragazzi. Solidarietà vissuta col cuore e con l'entusiasmo della loro età. A fine turno qualche alunno entusiasta già annunciava la propria adesione per il prossimo anno, molti hanno concluso commentando che "la colletta alimentare dovrebbe essere organizzata più volte l'anno". 

Chiara Franceschini