Gli urologi dell’Asst Rhodense in trasferta a Seoul
Una rappresentanza dell'Unità operativa di Urologia dell'ospedale di Rho ha illustrato un lavoro scientifico sulle malattie prostatiche
Una rappresentanza di medici della Unita’ Operativa di Urologia dell’Ospedale di Rho (ASST Rhodense) ha recentemente partecipato al Congresso della Societa’ Internazionale di Urologia (S.I.U.) svoltosi a Seul (Corea del Sud.
In occasione di questo evento, un congresso urologico tra i più prestigiosi ed importanti a livello mondiale, gli urologi rhodensi hanno avuto la soddisfazione di poter proporre all’attenzione dei colleghi internazionali un loro lavoro scientifico originale che è stato selezionato e ritenuto meritevole di presentazione in una sessione riguardante le malattie prostatiche. L’argomento dello studio che ha destato notevole interesse riguardava la loro esperienza nella gestione di una patologia estremamente rara ed assai complessa della prostata (cosidetto “cistoadenoma gigante multiloculato”, CAGMP). Nella letteratura scientifica risultano riportati circa una ventina di casi, a riprova sia della limitatissima frequenza di questa patologia, sia della notevole difficolta’ a porre una corretta diagnosi. Presso la struttura urologica rhodense sono stati diagnosticati negli ultimi anni due casi assai complessi di CAGMP. Nel primo paziente, che presentava una recidiva dopo un primo trattamento chirurgico eseguito 15 anni prima, è stato possibile eseguire un trattamento per via laparoscopica; il caso clinico, pubblicato su rivista urologica internazionale, ha rappresentato il primo intervento al mondo condotto con tale tecnica mini-invasiva per tale patologia. Il secondo paziente si presentava con un quadro ancora piu’ complicato per il piu’diffuso coinvolgimento delle strutture intestinali, per gli esiti di precedenti interventi palliativi e per la ritardata diagnosi; in tal caso è stato effettuato un trattamento chirurgico demolitivo che tuttavia ha consentito al paziente di ritrovare uno stato di benessere dopo anni segnati da intensi ed invalidanti disturbi delle funzioni intestinale ed urinaria. “Durante il congresso – commenta Tiziano Zago, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Urologia dell’Ospedale di Rho che era accompagnato dal collega Abed El Rahman Davide – sono stati posti in luce le novità ed i progressi nell’ambito della chirurgia urologica, in continua e rapida evoluzione, ma sono emerse anche le potenziali criticità legate al progressivo incremento dei costi dovuto alla introduzione di tecnologie sempre più sofisticate. Pertanto è stato interessante sia confrontarsi con urologi provenienti dai piu’ prestigiosi centri europei ed americani attrezzati con le piu’ moderne tecnologie, ma anche interfacciarsi con colleghi “meno fortunati” che operano in paesi dell’altro emisfero vincolati da economie e budget limitati che non consentono loro l’acquisizione delle piu’ costose attrezzature sul mercato”.
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