Tutto era partito cinque anni fa. Da villa Burba, poi, il Festival delle culture si è avvicinato sempre più al centro, fino a conquistare il cuore di Rho: piazza San Vittore. Ed è qui che oggi, sabato 29, il meglio delle culture di tutto il mondo si è incontrato ed ha messo in mostra i suoi mille colori.

Decine e decine le persone che  si sono lasciate stregare dagli spettacoli di danza, hanno partecipato ai laboratori e ai giochi e hanno assaggiato il cibo etnico.

Entusiasti per la riuscita della manifestazione il sindaco Pietro Romano e l'assessore alla cultura Valentina Giro. «E' davvero bello vedere la piazza così piena, cosiì colorata e così viva – il commento del primo cittadino rhodense, che ha salutato anche il vice console dell'Ecuador -. Un grazie va agli organizzatori. Tutto il mondo oggi si ritrova nella nostra piazza e lancia messaggi di solidarietà. Noi ci crediamo e continueremo su questa strada per proseguire i percorsi di integrazione. Conoscere gli altri e confrontarsi è fondamentale. A Rho il 9% della popolazione, cioè circa 5mila persone, è straniero. E' giusto dare spazio anche a loro per incontrarsi, farsi conoscere e far conoscere le proprie culture. Posso assicurare che in questa città ci sarà sempre spazio per queste cose».

Alla cabina di regia del Festival il Comune di Rho insieme ad Associazione Dounia, Consiglio Migranti di Rho, Associazione Oasi e Associazione Vatra Neamului e Pastorale Migranti Zona 4 Diocesi. L'evento ha ottenuto il p patrocinio del Csbno e la partecipazione di: Spazio Mondi Migranti e progetto "Missing at the borders", Biblioteche di Rho, Centro Culturale Islamico, Coordinamento Cultura Inclusiva, Consolato dell’Ecuador e gruppo di donne del progetto “Todos juntos contra la violencia de género”, Famiglia Rhodense, Stripes , Ghe Pel Ling Istituto Studi di Buddhismo Tibetano. Come hanno ricordato gli organizzatori, conoscere culture differenti «aiuta a creare ponti di pace».