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Inceneritore fino al 2027, i “No Accam” scendono in “piazza”

La manifestazione è in programma venerdì 28 settembre dalle 14 davanti al comune di Busto Arsizio mentre all'interno si svolgerà l'assemblea dei soci.

Venerdi 28 settembre dalle 14 il gruppo No Accam ha in programma una manifestazione davanti al comune di Busto Arsizio alla quale parteciperanno comitati e cittadini per indicare il disappunto rispetto alla decisione che verrà presa nella sala consiliare di Busto dai soci di prolungare le attività fino al 2027 disattendendo per la seconda volta la decisione di chiudere l inceneritore. 

Di seguito il comunicato di associazioni e comitati.

Venerdì 28 settembre, senza aver illustrato in una pubblica assemblea i risultati del tavolo tecnico sugli scenari futuri  di ACCAM , e  grazie a discutibili passaggi del CdA che hanno creato le premesse per far uscire la società da una gestione “in house”,  nonché grazie  ad accordi tra i comuni più grandi (BUSTO ARSIZIO, GALLARATE, LEGNANO), si  cercherà  di consumare  l’ennesima beffa nei confronti del territorio, prolungando fino al 2027 ( o meglio sine die) l’attività di incenerimento di un impianto non più al passo con le sfide che abbiamo davanti.

In un’epoca in cui Europa,  istituzioni Italiane  e la stessa Regione Lombardia, individuano come attuare i principi dell’economia circolare, riteniamo che un piano industriale basato sull’incenerimento  anche grazie all’importazione di rifiuti, va esattamente nella direzione opposta!

Ricordiamo che lo spostamento della chiusura dal 2017 al 2021 era stata richiesta dalla società esclusivamente per far fronte ad alcuni contratti in essere che, a loro dire, non potevano essere rescissi prima del 2021 e questo anche gravando anche con tariffe più elevate di quelle di mercato.

Nel frattempo  si dovevano  studiare e porre le premesse per realizzare  alternative,  proporre soluzioni che soddisfacessero anche dal punto di vista ambientale e in un’ottica di economia circolare la gestione dei rifiuti (da ridurre e prevenire, in primo luogo).

Questo era la finalità della richiesta di un nuovo tavolo di lavoro tra esperti:  cercare seriamente soluzioni diverse  che tenessero conto di tutti gli aspetti, ambientali, gestionali e di salute dei cittadini.
Questi risultati non sono mai stati resi noti in una pubblica assemblea o con documenti di libera consultazione. Perché?

Il piano che verrà presentato il 28 settembre, esprime invece una sola voce, quella dell’azienda, e una sola “soluzione” : l’incenerimento a tempo indeterminato.

Diciamo no a questo ulteriore ritorno ad un passato insostenibile!

Medicina Democratica Onlus

Centro per la Salute Giulio A. Maccacaro
Ecoistituto della Valle del Ticino Onlus

Comitato ecologico inceneritore ambiente Borsano
Comitato rifiuti zero Busto Arsizio – NoInceneritore

Comitato per la salvaguardia del Parco Medio Olona

Comitato No terza pista  Vanzaghello

Comitato 10 marzo di Mercallo

Comitato per la salute del varesotto

ADL Varese

Lista civica sognare Insieme Castellanza

Associazione 5 agosto 1991
Legambiente Ticino – Turbigo

Redazione
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Pubblicato il 26 Settembre 2018
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