«Piena solidarieta’ alla nostra giovane concittadina e al nostro sindaco Pietro Romano». Così Liberi e Uguali Rho inteviene nel dibattito che si è scatenato dopo la terribile violenza di cui è stata vittima una ragazza, violentata e rapinata da un 19enne marocchino.

«Liberi e Uguali si associa allo sdegno ed alla rabbia per l’ orribile crimine subito da una giovanissima donna rhodense – commenta il partito -. Non ci sono parole che possano rendere l’ idea del disgusto che provocano in noi simili atti. Noi, donne e uomini di sinistra, che da sempre siamo in prima linea nella lotta per la conquista della parità dei diritti, per la libertà e l’affermazione delle donne nella nostra società, condanniamo con tutte le nostre forze questo atto criminale e, ci auguriamo, che il colpevole subisca una durissima condanna e ci sentiamo vicini alla giovane vittima».

«Ma, a questo atto già di per sé gravissimo – continuano da LEU -, se ne sono aggiunti altri che aumentano ancora di più la nostra rabbia, il nostro sdegno, il nostro disgusto». E il fatto a cui fanno riferimento dal partito di sinistra è quello denunciato dallo stesso sindaco Pietro Romano attraverso i social: un uomo ha augurato al primo cittadino che i suoi figli possano subire lo stesso destino della ragazza. «Come se non bastasse, anche noti personaggi politici si sono spinti altrettanto in basso, talmente in basso che sciacalli ed avvoltoi, al loro confronto, sembrano graziose bestiole – conclude LEU -. Usare queste tragedie per attaccare una parte politica è un atteggiamento vigliacco, così come è vigliacco chi augura il male nascosto dietro una tastiera e così come è vigliacco uno stupratore».