Sices Pensotti Legnano: «Servono fatti concreti»
A cinque giorni dall'incontro in Regione i sindacati chiedono che venga sbloccata la situazione con l'Inps La crisi di Pensotti Caldaie discussa in Regione
«Siamo certamente soddisfatti per il confronto avuto giovedì pomeriggio, a Palazzo Pirelli in Commissione Attività Produttive. Ora, però, servono fatti concreti per salvare la Sices Pensotti una realtà aziendale storica dell’Alto Milanese». È quanto affermano Edoardo Barra responsabile di zona della Fim Cisl per l’Alto Milanese e Giuseppe Oliva della Cisl Milano Metropoli e responsabile territoriale per la zona Legnano Magenta a cinque giorni dal confronto regionale tenutosi alla IV Commissione Attività Produttive del Consiglio Regionale.
«Sicuramente – osservano i due sindacalisti – ci sono alcune questioni che debbono essere affrontate con una certa urgenza: la prima riguarda l’erogazione della cassa integrazione per i lavoratori. Non esiste, infatti, che questi ultimi a fronte di un accordo siglato sei mesi or sono, non abbiano ancora avuto riscontri dall’INPS. Su questo punto certamente ci attendiamo che anche Regione Lombardia ci dia una mano a sbloccare una situazione che sta diventando ormai insostenibile per i dipendenti e le loro famiglie».
Il secondo aspetto, continuano i due rappresentanti sindacali della Cisl,riguarda l’ipotesi dell’affitto del ramo d’azienda come previsto con l’avvio del concordato preventivo. «Certamente, siamo preoccupati perché vorremmo che la tenuta dei livelli occupazionali fosse garantita. Stiamo parlando, non a caso, di una realtà produttiva presente su Legnano e nell’Alto Milanese da oltre 120 anni. Solo a Legnano vi lavorano circa 95 persone che, qualora la trattativa con la Termoidraulica Industriale di Battipaglia non andasse a buon fine, si troverebbero letteralmente sul lastrico».
Così Barra e Oliva auspicano che Regione Lombardia si faccia da ‘garante’. «La Sices Pensotti a livello lombardo è una realtà che coinvolge nel complesso circa 250 lavoratori. É un aspetto che non può essere tralasciato. È importante, pertanto, che indipendentemente da come andrà l’iter per l’affitto del ramo d’azienda, che Regione Lombardia copra le spalle, pensando anche ad altre soluzioni paracadute per questi lavoratori».
Da ultimo Barra e Oliva considerano positiva anche la presenza degli amministratori locale legnanesi. «Ognuno deve fare la sua parte. Serve una azione concertata a livello istituzionale ai diversi livelli – conclude Oliva – la Sices Pensotti rappresenta un patrimonio prezioso nella storia delle realtà produttive della zona e pertanto deve essere salvaguardato in tutti i modi e percorrendo tutte le strade possibili».
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