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Liceo Galilei: al Castello un suggestivo Prom2018

Vecchia e nuova generazione a confronto nella splendida cornice del Castello 

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Liceo Galileo Galilei: PROM 2018 "SHAKESPEARE IN LOVE" 4 di 42

Emozione, passione, divertimento, nostalgia, sogni. Una vasta gamma di sentimenti ha animato la serata dei maturandi, durante il Prom  di fine anno del Liceo Galilei. A fare da sfondo, la bellissima cornice del Castello visconteo di Legnano, scenario suggestivo, che ha reso l’atmosfera quasi incantata, fiabesca, in perfetto accordo con il tema della serata “Shakespeare in love”

Un Prom ricco di sorprese quello di quest’anno; la serata è infatti coincisa in concomitanza con la ricorrenza dei settantacinque anni del Liceo Galilei. Per questo motivo c’è stato un intenso lavoro di collaborazione tra il comitato organizzativo del Prom e l’associazione “Liceali sempre“, la cui presidente, Paola Zacchi, ha voluto sottolineare come “questa serata siamo maturati e maturandi insieme“. È quindi stato un incontro di generazioni quello che è avvenuto ieri sera al Prom del Liceo Galilei, tra chi l’esperienza della maturità l’ha già passata, ormai più di vent’anni fa e chi si appresta invece a varcarla quella soglia, che segna il confine tra il liceo e il “mondo dei grandi“, come si suol dire. 

Tanti volti, tanti sentimenti e anche tante novità, tra queste la presenza eccezionale, per la prima volta al Prom, del sindaco di Legnano Gianbattista Fratus, che con parole di stima e di grande commozione ha affermato “questa sera mi sono meravigliato. Meravigliato perché non mi aspettavo di vedere così tanti ragazzi e con un’eleganza incredibile – e ha poi aggiunto – forse oggi, noi uomini che ci occupiamo di politica, non abbiamo, nei confronti dei ragazzi, quel grande rispetto che si dovrebbe dar loro invece, perché forse abbiamo l’abitudine di vederli in un modo diverso“. “Cercate di ricordare questi momenti, perché la maturità è una di quelle tappe che si ricordano per tutta la vita“, questo l’augurio conclusivo del sindaco a tutti i ragazzi. 

Ha poi fatto seguito l’intervento dell’assessore alla cultura Franco Colombo, che ha preferito portare il suo augurio ai maturandi in musica, anziché a parole. Impugnato il microfono, Colombo si è esibito sulle note de “I migliori anni della nostra vita“, con accompagnamento della tastiera. Non è stato il solo ad animare la serata con un sottofondo musicale; alcuni ragazzi del Galilei, alla tastiera o alla chitarra, hanno fatto da base alla bellissima voce di Federica Re

A fine serata, dopo la tradizionale elezione del re e della regina e la simbolica consegna dei “diplomi“ ad ogni studente, hanno preso parola i rappresentanti d’istituto e gli organizzatori della serata. “2 meno è il voto più basso che sia mai stato preso nella mia classe in cinque anni. Poco dopo quel voto ero al telefono con mia madre, piangendo e pregandola di cambiare scuola; lei mi ha detto di provarci, perché ne valeva la pena e nonostante tutti i tre che sono arrivati dopo quel 2 meno, sono riuscita ad arrivare in quinta“; così ha esordito Michela, rappresentante di istituto, che tramite la sua personale esperienza ha dato una viva testimonianza (e soprattutto speranza!) a tutti, di come si possa giungere alla fine di un percorso, anche con qualche inciampo ed errore, nel mentre

Come lei, altri studenti hanno ricordato come il loro percorso liceale sia andato al di là delle singole valutazioni, negative o positive che fossero, ma il voto che darebbero a loro stessi è basato invece sulla formazione interiore a cui sono giunti ora. Giovanni, ha affermato di sentirsi maturo, nelle amicizie che ha fatto, che ha maturato nel tempo e ha affermato di vederne la prova in una serata come quella del Prom, dove è evidente la coesione e i solidi legami che si sono creati tra così tanti studenti. Giuliana invece ha sostenuto che la sua maturazione sia avvenuta “nel saper affrontare i problemi, prima mi sentivo molto più spaventata quando avevo un ostacolo da superare, ora grazie al metodo che ho imparato con il liceo e alle diverse prove che ho dovuto affrontare nel corso di questi cinque anni, mi sento molto più sicura di me stessa“. “Mi sento matura – ha asserito Giulia – nell’affrontare questo cambiamento necessario da liceale verso un mondo nuovo, per poter realizzare finalmente la donna che voglio essere

Ha infine “chiuso le danze“ la vicepreside Ornella Ferrario, che ha tenuto il suo consueto discorso nel quale sono emerso come “la conoscenza, quella con la C maiuscola – ha affermato la vicepreside – è uno strumento non fine a se stesso, ma atto ad arricchire la vostra personalità, sviluppa la virtù che c’è in voi e che è peculiare di ciascuno, all’interno di un cammino che a volte può essere anche un po’ accidentato, ma a maggior ragione ci si fa forza, si acquisisce una maggiore fiducia in se stessi, una consapevolezza nelle proprie capacità, per utilizzare quell’autonomia che ormai avrete affinato e che vi servirà per un futuro che mi auguro possa essere brillante per tutti voi, per le meravigliose persone che siete diventati e che saprete ancor di più migliorare. È questo il mio augurio per la vostra maturità, scolastica ma sopratutto personale“.

Galleria fotografica a cura di Luigi Frigo

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Pubblicato il 16 Giugno 2018
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