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Lainate, 260mila euro per recuperare nove alloggi nelle case popolari

Gli alloggi ristruttturati sono in in largo Vittorio Veneto, via Franzoso e in via Turati

Prosegue il piano sistematico di riqualificazione delle case popolari a Lainate: con gli ultimi interventi sono stati investiti oltre 260 mila euro per la ristrutturazione di nove alloggi (sei in largo Vittorio Veneto, uno in via Franzoso, e due in via Turati) in parte già destinati a famiglie in difficoltà. Nell’ambito delle "misure urgenti per l’emergenza abitativa" attivate da Regione Lombardia, con cui sono stati messi a disposizione fondi del Ministero per il recupero e la riqualificazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica definito "Programma di recupero e razionalizzazione degli immobili e degli alloggi di edilizia residenziale pubblica di proprietà dei Comuni", il Comune di Lainate si è dato da fare per avanzare progetti e accedere ai finanziamenti.

"In tre anni a Lainate sono stati assegnati fondi sufficienti per la ristrutturazione di nove alloggi. I primi 160.000 euro hanno consentito la ristrutturazione di sei alloggi (in parte non assegnabili perché in versavano in cattive condizioni), di cui uno predisposto per ospitare persone disabili, alloggi che sono stati già assegnati in base alle graduatorie vigenti – è il riassunto fatto dai portavoce dell'amministrazione di Lainate -. Altri 100mila euro sono stati assegnati a fine 2017 per la ristrutturazione di altri tre alloggi (anche in questo caso uno dei quali predisposto per persone disabili) che avrà inizio durante l’estate. Gli uffici comunali hanno, inoltre, presentato progetti per la riqualificazioni delle parti comuni degli edifici ad alloggi ERP e per il superamento delle barriere architettoniche (montascale e rampe), al momento in attesa di finanziamenti provenienti dalle eventuali economie di progetto".

In questi mesi grazie ad altri fondi regionali (17.200 euro in due anni), l’Amministrazione comunale è riuscita ad attivare azioni per l’accesso ed il mantenimento dell’abitazione in locazione, compresi gli alloggi SAP (Servizi Abitativi Pubblici), sostenendo il pagamento delle spese condominiali per situazioni temporanee di disagio e morosità contenute (gli inquilini non dovevano avere una morosità oltre i 4mila/6mila euro), con la sottoscrizione di un patto di servizio in cui gli inquilini si impegnavano al pagamento regolare dell’affitto.

Redazione
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Pubblicato il 05 Giugno 2018
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