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Aiuto! Il commercio a Rho sta morendo

L'appello arriva dal presidente della delegazione Commercianti di Rho Patrizia Giudici: il commercio tradizionale è già in crisi, ma non può essere abbandonato dalle amministrazioni locali

Va bene la crisi del commercio tradizionale, va bene la concorrenza dei grandi centro commerciali (e per Rho la vicinanza con Arese ha un peso importante), ma detto questo non deve mai mancare il supporto delle amministrazioni locali, altrimenti anche le ultime speranze di avere centri animati dalla presenza di piccole attività, capaci di avere un importante ruolo di presidio del territorio, svaniranno, lasciando un deserto incolmabile e tanti rimpianti. Nella sostanza è questo il senso dell'appello lanciato dai commercianti rhodensi attraverso la presidente della delegazione, Patrizia Giudici. Un appello all'amministrazione comunale che pare un grido di dolore lanciato per denunciare uno stato di abbandono

Il commercio tradizionale in crisi? Quasi non fa più notizia e anche la grande distribuzione, prima concorrente sul campo, sta vivendo momenti difficili: a vincere la partita è per il momento il commercio on line che sta cambiando le abitudini di spesa dei consumatori.

Appare evidente che quello della competitività oggi è un tema più che importante, direi essenziale. Oggi più che mai prima dobbiamo essere competitivi, dobbiamo crearci le condizioni migliori per competere, e non solo con i Centri commerciali, ma anche con i sistemi commerciali a noi vicini e concorrenti – ha detto Giudici –. In questo quadro generale Rho è rimasta indietro. Se fino a dieci anni fa quello rhodense era il sistema commerciale più importante dopo Milano, oggi purtroppo non è più così. Non siamo stati in grado di rinnovarci e qualificarci. Non siamo stati in grado di competere".

E qui si innesta la sensazione di essere ormai abbandonati alla deriva: "Non posso più fare a meno di esprimere disappunto per come a tutte le nostre sollecitazioni di questi anni, non ci sia stata un’azione politica concreta, ma soprattutto tempestiva e incisiva – ha detto Giudici facendo riferimento alle richieste fatte all'amministrazione -. È come se l’andamento delle attività commerciali e il loro futuro non fosse prioritario per questa amministrazione. Dimenticandosi che quella del commercio, del turismo e dei servizi è l’attività economica più importante del comune; che non solo è il lavoro degli operatori e delle loro famiglie, ma è anche il lavoro di un numero davvero considerevole di dipendenti. Tutelare e sostenere il lavoro delle attività commerciali e del loro dipendenti è una priorità. Non può non esserlo. E non deve esserlo solo per Confcommercio che li rappresenta, lo deve essere anche per chi governa la città".

Giudici ha poi elencato i temi che, già oggetto di incontri e richieste, restano ancora irrisolti:

il tema dell’illuminazione pubblica 

"Nelle vie del centro storico e nelle frazioni dove sono concentrate la maggioranza delle attività, ma anche in vie periferiche, le vie sono sostanzialmente buie. E le vie buie non sono accoglienti tanto per i cittadini quanto per i clienti; e non sono nemmeno sicure, se entriamo nel merito della sicurezza. Il sistema di illuminazione è stato rinnovato di recente – anche su nostra pressante sollecitazione – ma di fatto non è stato un intervento risolutivo. E’ lì da vedere. Basta passeggiare di sera per le strade del centro, e ci si rende conto che una volta spente le vetrine dei negozi  la percezione è proprio quella di vie cupe e poco ospitali".

il tema dell’arredo urbano

"È evidente che una città che vuole rendersi accogliente e vivibile, non può non porre attenzione all’arredo urbano, alla pulizia delle strade, al verde presente nell’arredo urbano. Oggi invece mandiamo il messaggio contrario: vie tendenzialmente sporche o che comunque danno quella sensazione, verde pubblico nelle vie centrali nemmeno preso in considerazione. – solo Via Madonna ha le aiuole abbastanza curate, ma solo perchè se ne sono fatti carico dei commercianti volenterosi e di questo li ringraziamo."

il tema della regolamentazione dei parcheggi

"Dopo tanti anni il Comune ha adottato un sistema di parcheggio a pagamento. Noi abbiamo sempre evidenziato la necessità della rotazione degli stalli di sosta. E seppur con immenso ritardo, l’Amministrazione ha attuato una regolamentazione che supporto questa necessità. Tuttavia la regolamentazione ha dei punti da rivedere, e la campagna di comunicazione è stata inadeguata se non inesistente. Era stato chiesto che venissero adottate misure che garantissero la sicurezza dei parcheggi liberi vicino al centro (illuminazione, telecamere e presidio delle forze dell’ordine in certe fasce orarie) e troppo poco è stato fatto. Misure che vanno incontro alle esigenze di chi lavora in centro e deve parcheggiare proprio in quei parcheggi, ma anche ai cittadini che ne sono i primi utilizzatori. Servono altre aree di sosta, pubblicizzare maggiormente i parcheggi non a pagamento esistenti e aumentare la segnaletica per raggiungerli".

il tema della riduzione della tassa sullo smaltimento dei rifiuti 

"Tema molto caro ai pubblici esercizi e ai ristoratori. Infatti la tariffazione del comune di Rho per queste categorie è terribilmente più alta rispetto a tutti i comuni limitrofi o comunque di pari dimensioni nella provincia di Milano. E questo incide nei costi delle attività in maniera significativa. Più volte abbiamo chiesto che vi fosse una revisione di queste tariffe, anche in relazione alle buone performance che il comune ha ottenuto nella raccolta differenziata. Risultato? Le hanno alzate di recente".

Ricollocazione del mercatino a Km0 che si svolge nel parcheggio vicino al cimitero al sabato mattina

"La presenza di quel mercatino in quell’area di fatto impedisce l’uso di quel parcheggio per tutto il sabato mattina. Avevamo chiesto di ricollocarlo in centro anche per vivacizzare maggiormente le vie centrali al sabato mattina. Parliamo di un numero esiguo di banchi che potrebbe essere collocato tranquillamente nel centro storico".

Misure che incentivino l’insediamento di esercizi pubblici serali anche in centro.

"Le posizioni molto rigide del comune nei confronti degli esercizi che lavorano la sera hanno fatto sì che di fatto non ci siano quasi più locali serali nelle vie centrali della città. E i locali sono il motore della vita di una città. Non ci si può poi stupire se dopo le 19.30 in centro non c’è più nessuno. Non c’è nessuna ragione per cui debba esserci qualcuno. A parte qualche ristorante non c’è niente che attiri un pubblico giovane".

Misure che incentivino il rifacimento delle facciate degli stabili in centro

"Anche in questo caso abbiamo sollecitato molte volte il comune nell’adottare dei provvedimenti in questo senso. Stabili riqualificati e belli da vedere rendono le vie più belle ed accoglienti".

ZTL Zona a traffico limitato

"Siamo l’unico comune che adotta una ztl h24. Abbiamo di recente fatto un sondaggio presso gli operatori del centro, e ci viene confermato a larghissima maggioranza che è necessaria una regolamentazione diversa".

"Tutti insieme questi temi hanno un effetto negativo dirompente – riassume Giudici -. E mi spiace dirlo, ma la mancanza di volontà nel voler intervenire in maniera decisa su questi temi e su altri ha concorso in larga misura alla nostra perdita generale di competitività. Rho è poco fruibile, poco attrattiva e certamente ha bisogno di un po' di trucco per sembrare un più bella. E’ necessario che i progetti si portino a termine in tempi ragionevoli. Il Cinema Teatro tanto decantato doveva essere già pronto. E noi lo aspettiamo con grande ansia, nonostante gli sforzi fatti in via Meda per abbellire e rendere più attrattivo l’auditorium".

Giudici chiede di sapere cosa l’amministrazione voglia fare per le frazioni e le periferie, chiede piani integrati che valorizzino delle aree dismesse del territorio, una maggiore sinergia con Fiera Milano per creare le condizioni che portino in città più turisti.

"Di cose da fare ce ne sono tante, ma dobbiamo tutti, e non parlo solo dell’amministrazione, uscire dall’immobilismo e rimboccarci le maniche per riportare il nostro sistema commerciale ai livelli che merita, scongiurando così una progressiva desertificazione delle vie centrali, delle frazioni e delle vie periferiche di Rho, che purtroppo sta già avvenendo – conclude Giudici -. A gennaio c’è stato un incontro con il Sindaco e il Vice Sindaco presso la sede della Confcommercio di Rho; e alla presenza di tutta la Delegazione questi temi sono stati affrontati per l’ennesima volta. Il Sindaco si era reso disponibile a siglare un protocollo di intesa con la nostra organizzazione per affrontare questi temi che da anni sollecitiamo. Tutt’oggi non abbiamo ancora avuto risposte ufficiali in merito. Può essere questa la sensibilità dell’Amministrazione verso il mondo delle imprese? Voglio sollecitare il sindaco e gli assessori ancora una volta. Lo faccio a nome della delegazione di Confcommercio di Rho. Forte di circa 600 imprese commerciali rappresentate a Rho, di cui circa 250/300 di esercizi di vicinato. Fate presto, e cerchiamo di fare bene. In gioco c’è il nostro futuro e il futuro della nostra città".

Redazione
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Pubblicato il 01 Giugno 2018
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