Rescaldina, dissequestrata la palazzina dell’esplosione
Le indagini per accertare l'esatta dinamica dei fatti sono in fase conclusiva. Massimo il riserbo a riguardo
È passato poco più di un mese. E ieri, sabato 5 maggio, la palazzina coinvolta nell'esplosione di Rescaldina è stata dissequestrata. Il procedimento, seguito dal pm Francesca Gentilini della Procura di Busto Arsizio era partito dopo la tragedia del 31 marzo, quando intorno alle 7 e 30 di mattina l'edificio è andato in pezzi.
Le indagini per accertare l'esatta dinamica dei fatti sono in fase conclusiva. Ancora massimo il riserbo. Immediatamente dopo l'esplosione, che ha poi comportato la morte del sergente maggiore Saverio Sidella e il ricovero di otto persone, era stato aperto un fascicolo per disastro colposo contro ignoti alla Procura di Busto Arsizio. Poi gli accertamenti e la stesura della perizia per cercare di individuare le possibili cause della deflagrazione.
La notizia del dissequestro arriva a tre giorni dai solenni funerali del militare Sidella tenutesi in una gremita chiesa parrocchiale di Rescadina. L'area non sarà più presidiata dai Vigili del Fuoco.
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