Formazione militare, «un cardine per la vita»
Interessante esperienza per alcune classi del Liceo Galilei, che hanno incontrato una rappresentanza di ex allievi della Scuola Militare ‘Nunziatella’ di Napoli
Formazione militare non professionalizzante: agli studenti del Galilei l'interessante testimonianza di chi ha vissuto l'esperienza sulla propria pelle. Sotto un articolo scritto da due studenti del primo anno di liceo classico, indirizzo comunicazione, presenti all'incontro.
Interessante esperienza per alcune classi del Liceo Galilei, che hanno avuto l’occasione di incontrare una rappresentanza di ex allievi della prestigiosa Scuola Militare ‘Nunziatella’ di Napoli, come testimoni di una formazione militare non professionalizzante.
Il progetto Sono Ex Allievo, introdotto dalla Vicepreside prof.ssa Ferrario, è stato realizzato da Luciano Martinoli, dirigente d’azienda, Luigi Marino, medico con ampia esperienza in campo militare in paesi come Iraq e Afghanistan, Alessandro Continiello, avvocato e criminologo, e dalla giovane Roberta Colapietro, studentessa di medicina e prima donna comandante di battaglione nella storia della “Nunziatella”.
Essi hanno dato voce ai loro ricordi, sottolineando il valore di una formazione che inizia con l’assunzione di un forte senso di responsabilità dei giovanissimi studenti, in un contesto lontano dalla famiglia.
La disciplina militare è come un laboratorio da cui si impara qualcosa. E, come dice l’avvocato e criminologo, «la scuola militare ha vantaggi che le altre scuole non hanno: tra questi la meritocrazia, in un contesto in cui tutti sono uguali e chi si applica di più ha risultati migliori e va avanti, e per quelli che trasgrediscono non c’è spazio e comunque c’è la punizione».
È anche per questo che la giovane studentessa di medicina ha intrapreso questa strada; il suo impegno l’ha sempre premiata e gratificata. E’ inevitabile che tra compagni si generi un legame molto profondo: ci si aiuta, ma si compete, perché mettere in gioco la propria persona forgia. Fai cose che nella realtà non faresti mai, ma nulla è impossibile e, per quanto difficile, si arriva magari in ginocchio, ma si deve avere la forza per rialzarsi. La giornata inizia regolarmente con il letto da rifare.
A noi studenti sorge spontanea la domanda: Ma perché rifare il letto? La risposta viene da un video del comandante delle forze speciali della marina militare americana: Se volete cambiare il mondo, partite dal rifarvi il letto ogni mattina. Se lo farete, avrete portato a termine il primo compito della giornata. Vi darà un minimo senso di orgoglio e vi incoraggerà a cimentarvi in una nuova sfida, poi in un'altra e un'altra ancora. E alla fine della giornata quell'unico compito completato si sarà trasformato in molti lavori conclusi.
Oggi queste persone hanno intrapreso un percorso diverso da quello militare; come dicono loro stessi la formazione ricevuta costituisce «un cardine per la vita, per le sfide di tutti i giorni, per l’approccio alla società, per le scelte importanti, per le relazioni umane». A testimonianza dell’interesse per le loro testimonianze, l’incontro si è concluso con le numerose curiosità dei liceali.
Giulia e Borsani e Giovanni Marcati
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