“La città possibile”, viaggio nella Rescaldina del futuro
Una mostra e quattro incontri per scoprire come si può pensare e progettare una città e riflettere sulla Rescaldine possibile
Una mostra e quattro serate per riflettere sulla «città possibile», per fare in modo che non sia solo uno slogan ma una possibilità concreta, anche perchè non c'è niente che tocchi da vicino tutti i cittadini e incida sul loro modo di vivere come la città. Ma soprattutto un percorso che porti, una volta compiuto, a riflettere sulla Rescaldina possibile, perchè in paese le location per dare vita al viaggio urbano ed urbanistico dell'assessore Marianna Laino e dei quattro ragazzi che l'hanno affiancata in questa avventura non mancano: dalla Torre Amigazzi all'ex Sacal, passando in un certo senso anche per la stessa Villa Rusconi che oggi è «fortemente sottoutilizzata»
E proprio per immaginarsi che nuova forma potrebbe prendere Rescaldina, Marianna Laino, insieme a Gianni Suigo, Marika Peronace, Ambra Landonio e Vanessa Bosotti, ha allestito una mostra che sarà a disposizione di rescaldinesi e non dal 22 marzo al 4 maggio. Un viaggio tra una selezione di progetti nazionali e internazionali affiancati da esperimenti progettuali di giovani studenti e neo laureati che raccontano nuovi modi di abitare, di vivere e di conciliare lavoro, casa, spazi privati e spazi pubblici, nuove socialità.
Ma nella mostra c'è anche un altro "salto": il recupero dei progetti sviluppati a livello accademico dai quattro alfieri della Rescaldina possibile per individuare quali aspetti si possono calare sulla realtà del paese guidato da Michele Cattaneo. Gianni, Marika e Ambra, con il loro progetti, spiegheranno agli spettatori come un luogo, spazio aperto o edificio che sia, può essere analizzato riletto e trasformato in modo incrementale. Vanessa, invece, ha analizzato alcuni edifici del paese, prevalentemente corti e chiese – scoprendo l'esistenza di due architetture di Vico Magistretti, ovvero la chiesa di Ravello e l'ex teatro -, e le ha reinterpretate traducendole in un manifesto di promozione di Rescaldina che ne mette in luce i caratteri più identitari in una chiave estremamente moderna.
A corollario della mostra, come dicevamo, quattro serate. Il primo incontro sarà dedicato a "Spazi aperti e nuove forme di welfare", e vedrà ospiti Matilde Casa a Barbara Migetto. La prima cittadina di Lauriano, con il suo libro "Il suolo soprattutto", racconterà la lottizzazione abusiva che ha combattuto per porre l'attenzione sul fatto che il suolo libero ha valore tanto quanto quello costruito, se non di più. Barbara Megetto, invece, parlerà delle nuove forme di valorizzazione di quelle zone che oggi sono anonime ma in realtà hanno potenzialità altissime.
Il secondo appuntamento, invece, ruoterà attorno a "Città e fabbrica: partire dal passato per progettare il futuro". Ospiti i due scrittori Antonio Calabrò e Giuseppe Lupo: con loro si rifletterà sulla fabbrica e sul suo valore culturale e sociale. Rescaldina si fonda, come molte città, intorno alle fabbriche, ma oggi quel tipo di forma non è più pensabile. E proprio la nuova realtà da reinterpretare terrà banco durante l'incontro.
Terza serata per "Città accessibile e sistemi commerciali urbani" con Iginio Rossi e Andrea Arcidiacono, per sviscerare il tema dell'accessibilità a 360 gradi e il ruolo fondamentale di integrazione e di relazione del commercio urbano in una città a misura di tutti. Si chiude con "Rigenerazione urbana tra recupero e sostituzione": una tavola rotonda per ragionare su un tema di grande attualità e tirare le fila del percorso che nasce da mostra e incontri per capire cosa già significa e cosa potrebbe significare per Rescaldina.
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