Amga, deserto il bando per il teleriscaldamento
Tre aziende avevano effettuato il sopralluogo all'impianto, ma nessuna delle tre ha poi formalizzato la propria "candidatura"
C'era tempo fino a mezzogiorno di mercoledì 7 febbraio per farsi avanti, ma niente: nessuna delle tre aziende che avevano effettuato il sopralluogo all'impianto ha deciso di "candidarsi" come «socio industriale/finanziario» per il bando di gara emesso da Amga per il teleriscaldamento.
Due dei potenziali partner, per la verità, avevano già annunciato nei giorni scorsi la decisione di non partecipare, mentre la terza rinuncia è arrivata, se non proprio in zona Cesarini, comunque piuttosto a ridosso della scadenza. E così il bando è andato deserto, e toccherà al nuovo CdA – i cui componenti dovranno essere nominati entro il 25 febbraio – dettare i prossimi passi per individuare il partner con cui la spa si occuperà della «gestione della centrale di cogenerazione», oltre che della «gestione ed ampliamento della rete di teleriscaldamento che già insiste nei territori comunali di Legnano e Castellanza».
Secondo quanto previsto dal bando pubblicato lo scorso 7 novembre, chi avesse avuto intenzione di proporsi come socio per la partecipata avrebbe dovuto dimostrare negli ultimi cinque esercizi investimenti cumulati per almeno 32 milioni di euro (ovvero il doppio di quelli previsti dal piano industriale di Amga) ed un fatturato pari ad almeno 120milioni di euro, oltre ad almeno 200 nuove utenze allacciate.
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