Quantcast

Grande festa per il rogo della Giobia

Giovedì 25 gennaio si rinnova la secolare tradizione in cui, nei cortili e nelle piazze della città, si darà fuoco ai diversi fantocci

Giovedì 25 gennaio si rinnova la secolare tradizione della Giöbia: nei cortili e nelle piazze della città si darà fuoco al fantoccio che con il passare del tempo ha assunto le fattezze dei protagonisti degli eventi più significativi dell’anno appena concluso.

Come i bustocchi ben sanno, il rogo ha la funzione di liberare la città dai guai del passato, oltre a quella di bruciare l’inverno e di allontanare il buio, come nei più antichi riti popolari che propiziavano la rinascita della natura. In genere le famiglie erano solite sottolineare la festa del “dì scenèn” con una robusta cena a base di uno dei piatti tradizionali della cucina bustocca, il risotu cunt’ a lüganiga. La leggenda dice infatti che le donne che temevano il giudizio della Giöbia e volevano ingraziarsela, la prendevano per la gola preparando il risotto di cui era  ghiottissima. Così Anteo (il professor Bruno Grampa) ne “Il Mistero della Giöbia”: “Col risotto la Giöbia assaggia, controlla, si calma e passa via; ma se il camino non fuma e il profumo non si sente, succedono i guai. A chi tocca purtroppo è un bello spavento. Le donne lo sanno e, verso mezzanotte, son pronte con tutti gli ingredienti”.

Nel rispetto dell’antico rito, come indicato anche dalle associazioni che si occupano di salvaguardare e valorizzare le tradizioni cittadine (Famiglia Bustocca, Famiglia Sinaghina e Magistero dei Bruscitti), l’Amministrazione Comunale, l’Ascom, il Distretto del Commercio, il Comitato Commercianti Centro Cittadino, in collaborazione con la Gastronomia Crespi e il Panificio Colombo, inviteranno i bustocchi a gustare un fumante piatto di risotto con la luganiga in piazza San Giovanni.

Il piatto sarà accompagnato da un bicchiere di vino rosso e dal dolce tipico del periodo invernale, le chiacchiere: l’appuntamento per la degustazione (per ogni porzione di risotto verrà chiesto il pagamento di almeno due Euro e di un Euro per il vino) è fissato alle 19.30, subito dopo il falò delle Giöbie in programma nel parcheggio di via Einaudi alle 19.

Momenti conviviali con la degustazione dei piatti tipici della tradizione sono in programma anche a Sacconago, a Borsano, al Club Boschessa.

Tante  anche le cene che saranno predisposte dalle Associazioni: si segnala in particolare quella del Magistero dei Bruscitti, che, nell’occasione della Giöbia, organizza il momento conviviale più importante dell’anno anche perché il momento in cui si ufficializza l’ingresso nel sodalizio di nuovi “confratelli”: quest’anno a ricevere dal gran Maestro Antonio Colombo il collare biancorosso con il medaglione, segno di appartenenza al Magistero, sarà il sindaco Emanuele Antonelli.

“Insieme al sindaco e alla Giunta andremo nei quartieri per rendere merito alle tante associazioni che anche quest’anno hanno voluto valorizzare la tradizione più sentita della Città con le loro bellissime Giöbie – continua Paola Magugliani, assessore allo Sviluppo e promozione del territorio e ai quartieri come vedrete dal programma sono davvero tante e tutte molto significative. Poi, dopo il rogo, saremo tutti presenti in centro per dare il via alla risottata e ci metteremo a disposizione per servire i cittadini. Anche la festa della Giöbia contribuisce a rendere la città più attrattiva: è un momento tradizionale, di condivisione e di socialità, a cui riconosciamo, insieme a Distretto del Commercio, Ascom e Comitato commercianti, un grande valore anche per lo sviluppo e la promozione del territorio”.

Anche questa giornata sarà connotata dall’hashtag #ilbellodivivereaBusto: Giöbia significa infatti anche incontro, convivialità, riscoperta di una tradizione in cui la comunità si riconosce.

“Anche quest’anno si rinnova un momento fondamentale della nostra tradizione, che vuole che l’ultimo giovedì di gennaio si bruci la vecchia stagione, e con lei le sue brutture, e la si archivi, in attesa della nuova – commenta l’assessore alla Cultura e Identità Manuela Maffioli , un rito dalle radici antiche, per il quale la grande partecipazione della città, con lo spontaneo coinvolgimento delle associazioni e dei quartieri e di tutte le generazioni, dimostra però come le nostre tradizioni e, con esse, le nostre radici siano sempre siano sempre sentitissime e di straordinaria attualità”.

Redazione
info@legnanonews.com
Noi della redazione di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi in modo puntuale.
Pubblicato il 22 Gennaio 2018
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore