Mauro Mezzanzanica, presidente Fondazione Famiglia Legnanse, a destra, con l'avvocato Umberto Ambrosoli presidente della Bpm, al centro, e il dott. Paolo Testi direttore generale di Bpm

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L'intervento del presidente Mauro Mezzanzanica

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Tutto bello. Tutto secondo programma. Forse, un po' lunghi con i tempi ma si sa. La prima volta è sempre la prima volta e tutto in futuro si potrà aggiustare, realizzando anche l'ultimo dei punti previsti, la snellezza dell'evento.

Ma la giornata dello studente e questo ritorno in città della consegna delle borse studio a cura della Fondazione Famiglia Legnanese sono piaciuti.

La suggestione sempre profonda del Teatro Tirinnanzi, la scenografia con autorità e donatori sul palco, i video e le immagini sul maxi schermo, il discorso del presidente Mauro Mezzanzanica in un silenzio quasi religioso e illuminato con una sapiente regia. Tutti elementi che lasciano un ricordo positivo e che scacciano le preoccupazioni della vigilia.

"La Fondazione – ha ricordato proprio Mezzanzanica che insieme al sindaco Fratus ha voluto riportare l'evento in città – è diventata un punto di riferimento di tutto il territorio. Rappresenta una rara sintesi di indipendenza in cui si incrociano istituzioni pubbliche, private, imprenditoriali, eccellenze scolastiche. Questa non è una autocelebrazione, non spendiamo un euro per farci belli. L'impegno in banca mi ha insegnato che non bisogna sperperare il danaro. Abbiamo voluto questo evento però, perchè la sensazione è che non sia così conosciuta e adeguatamente apprezzata l'attività della Fondazione. Il lascito anche di discrezione, di sobrietà dei fondatori non è forse capito in pieno dalla città".

"Noi – così il presidente si è rivolto ai donatori, ospitati sul palco proprio per attribuire loro un chiaro apprezzamento – non dobbiamo mai smettere di ringraziare questi donatori. Loro non hanno alcun ritorno. Oggi premiano studenti che non sanno chi siano e che non rivedranno più. Non è un dettaglio. Le borse escono da una commissione che le assegna per meriti, senza distinzione di territorialità. Avevo la preoccupazione, al mio primo anno, di non raggiungere l'obiettivo economico. E' stata invece la cosa più semplice, grazie appunto ai donatori. Con questa edizione raggiungiamo i 3.500 studenti premiati, per una cifra di oltre 6 milioni e mezzo di euro". A questo ringraziamento si è aggiunto quello al rettore della Liuc, prof. Federico Visconti, dove si è svolta negli ultimi anni la cerimonia. Il grazie per aver compreso la decisione del trasferimento a Legnano.

"Agli studenti – l'appello di Mezzanzanica – dico che noi vorremmo andarcene quanto prima da queste poltrone. Noi vi cediamo subito il nostro posto, perchè vorremmo lanciare un seme e che siate proprio voi a raccoglierlo". 

La manifestazione ha poi visto confrontarsi sui temi della giornata il sindaco di Legnano Gianbattista Fratus, mons. Angelo Cairati prevosto della città, l'avvocato Umberto Ambrosoli presidente della Bpm e il dott. Paolo Testi direttore generale di Bpm.

Infine, la consegna delle 148 borse di studio, intervallate (altra novità) dagli interventi di ex borsisti, Cinzia Cozzi, Maria Vittoria Fogagnolo, Elena Salina, Lola Ottolini, Giovanni Bandera e Francesca Schiezzari.

Tanti gli ospiti, tra cui l'assessore regionale Massimo Garavaglia ("vinceremo le elezioni in Lombardia con un 60 a 40...", la confidenza al cronista) e la consigliera regionale Carolina Toia.

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Immagini a cura di Luigi Frigo