Impianto Forsu, firmata da Amga la concessione
Il documento disciplinerà la progettazione, la realizzazione e la gestione dell’opera per i prossimi 22 anni, con un risparmio notevole per le amministrazioni servite da Ala
Giornata “storica” per Amga e per la sua controllata, Aemme Linea Ambiente: in uno studio notarile di Torino è stata siglata ieri, 9 ottobre, la convenzione che disciplinerà la progettazione, la realizzazione e la gestione per i prossimi 22 anni, dell’impianto Forsu, che sorgerà nell’area di 23 mila mq, attigua alla piattaforma ecologica legnanese di via Novara e che sarà deputato al trattamento della frazione umida della raccolta differenziata.
Sottoscrittori della convenzione, per Amga il presidente Giovanni Geroldi, mentre per Ala il direttore generale Lorenzo Fommei. A rappresentare il raggruppamento temporaneo d’imprese che si era aggiudicato la gara indetta da Amga all’inizio di quest’anno, c’era Alessandro Casale, Amministratore Delegato di Asja Ambiente Italia S.p.A (azienda con sede legale a Torino e sede operativa a Rivoli- capofila del progetto), che opererà nel futuro impianto legnanese, in cordata con Tecnologie Ambientali S.r.l. (azienda di Rimini).
«Con la realizzazione dell’impianto Forsu – afferma il Presidente Geroldi – non solo si renderà più efficiente, in termini economici e ambientali, il ciclo integrato dei rifiuti svolto da Ala, ma si andrà anche a dare compimento alle indicazioni di sostenibilità e di applicazione dei concetti di economia circolare che da tempo si auspica, sul fronte dell’igiene urbana». «Con la firma di ieri, Amga ha compiuto un grande passo. Detto risultato è frutto di un importante lavoro di squadra», aggiunge il direttore generale, Lorenzo Fommei.
Una stipula importante nella storia della partecipata del Comune di Legnano, se si considera che il piano finanziario della concessione ammonta a quasi 120 milioni di euro. Ora il prossimo passo riguarderà l’adeguamento del titolo autorizzativo originario: come certo si ricorderà, quest’ultimo prevedeva infatti la trasformazione del biogas prodotto dall’impianto in energia elettrica. Il progetto che la commissione giudicatrice ha premiato prevede, invece, che l’impianto produca biometano: ciò significa che il potere energetico dello stesso non sarà più tradotto in Kilowattora (kWh), ma in metri cubi di gas, che saranno convogliati (attraverso un gruppo di connessione) direttamente nella rete del gas naturale.
Quando l’impianto entrerà in funzione, lo stesso si farà carico di trattare tutta la frazione organica raccolta da Ala nei comuni dalla stessa serviti. Il prezzo di smaltimento della frazione umida definito dalla concessione è di 68 euro a tonnellata e ciò comporterà un notevole risparmio per le amministrazioni servite e, quindi, per i cittadini, che si vedranno diminuire il costo del servizio – per questa tipologia di smaltimento – di circa il 30%.
I lavori di realizzazione dell’impianto prenderanno il via entro la fine del prossimo anno mentre, come già detto, lo stesso entrerà in funzione presumibilmente nel 2019. In occasione della stipula, Amga si è vista riconoscere dal titolare della concessione il canone di concessione di competenza per l’anno 2017 oltre a 140 mila Euro + Iva relativi alle spese che AMGA aveva sostenuto per la realizzazione del pozzo ad uso cantiere (poi pozzo di servizio), nonché per tutte le pratiche necessarie all’espletamento della gara in questione.
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