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Meno posti al mercato, una rivoluzione contro la merce usata

Diversi ambulanti lamentavano la presenza di merce usata tra i banchi - Posti diminuiti da 89 a 62, a discapito degli spuntisti

Nuovo volto al mercato di Castellanza, grazie al progetto di riqualificazione nato dall’ascolto delle esigenze degli operatori e dei consumatori, che da alcuni mesi hanno iniziato a dialogiare con l’amministrazione e le associazioni di categoria per trovare una soluzione ai disagi segnalati. Ad emergere è stata soprattutto la necessità di ricompattare il mercato e renderlo più ordinato, più piacevole e più vivibile. Ad ognuno è stato assegnato un posto evidenziato dalla segnaletica a terra in modo da creare un percorso "a circuito".

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«Siamo soddisfatti perchè il Comune ha preso in considerazione tutte le nostre proposte – ha commentato Michele Coppola, referente per gli ambulanti insieme a Stefano Guerini, dal 1986 ambulante al mercato -. Abbiamo dovuto eliminare tanti posti vuoti rendendo il mercato più compatto, per dare più credibilità dato che ultimamente arrivava ogni sorta di merce, anche usata. Ci sono comunque posti vacanti se qualcuno arriva con un articolo mancante, ma il mercato non deve diventare un bazar. Vogliamo valorizzarlo e questa è la nostra è una proposta che stanno prendendo in considerazione anche in altre città. Negli anni infatti sono sparite parecchie bancarelle e di conseguenza la clientela, che preferisce andare nei centri commerciali»

«Siamo soddisfatti del lavoro che abbiamo portato avanti – il parere di Lisa Letruria, consigliera delegata al commercio -. La nostra amministrazione si è impegnata a trovare insieme agli ambulanti soluzioni concrete in tempi brevi». Sono gli ambulanti di spunta, quelli che occupano i posti liberi se ce ne sono, gli unici ad avanzare perplessità sulla riduzione dei posti, da 89 a 62. «Prima il 40% dei posti non erano assegnati ha specificato Letruria – e gli spuntisti ne occupavano solo una piccola parte lasciando il mercato con ancora troppi posteggi vuoti. Nei prossimi mesi vigileremo e verificheremo il buon andamento dell’iniziativa».

«Ci sono meno posti di spunta è vero, ma questo significa anche meno merce usata e di bassa qualità – ha sottolineato Luca, ambulante di vestiario Io questo posto l'ho comprato ai tempi e penso che questa sia concorrenza sleale. Anche a Legnano il problema è uguale, la tassa per l'occupazione del suolo è tra le più alte d'Italia. Devono tutti lavorare, ma oggi le tasse sono disumane e molti stranieri non la pagano. In tutti i mercati dovrebbero pensare ad una riqualificazione»

Il nuovo mercato risulta ora più accogliente e omogeneo e permette agli ambulanti di esporre al meglio i propri prodotti. Sono stati dedicati inoltre 3 posteggi ai produttori agricoli che risultano molto richiesti. «Le richieste sono state esaudite, vedremo ora il riscontro della clientela, anche se ci vorrà tempo. La nostra è comunque una clientela affezionata, che negli anni ci rimane fedele» ha concluso un ambulante di biancheria intima.

Redazione
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Pubblicato il 11 Settembre 2017
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