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Con il Pop al Tirinnanzi torna “La Fabbrica del Canto”

La kermesse dedicata alla musica corale quest'anno taglia il traguardo della 26° edizione.

Torna il festival corale “La Fabbrica del Canto” organizzato dall’Associazione Musicale Jubilate, che quest’anno raggiunge la 26° edizione. La manifestazione – che è «un’eccellenza dal punto di vista culturale per Legnano», come ha sottolineato l’assessore alla cultura Umberto Silvestri – conferma ancora una volta lo spirito con cui è nata nel 1992: l’obiettivo principale, infatti, rimane sempre quello di portare “a casa nostra” le meraviglie della musica corale di tutta Italia e del mondo. Proprio per questo la kermesse quest’anno si “allunga” fino al 7 luglio, portando in questo modo sui propri palchi anche due cori australiani (Coro e Orchestra d’archi del Pymble Ladies’ College di Sidney e Coro e Orchestra del Methodist Ladies’ College di Perth).

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Il calendario del festival prende il via sabato 3 giugno, e si parte subito con un “fuori programma”: sul palco del Teatro Tirinnanzi, infatti, andrà in scena "Il lato pop della musica corale". Saranno quattro i protagonisti della serata, tre gruppi piemontesi (VoXes, Vocal Boutique e Comedaccordo) ed un gruppo canadese (The FreePlay Duo), che proporranno arrangiamenti ad hoc di brani di musica contemporanea e pop, «per dare enfasi alla musica corale e vocale in tutte le sue sfaccettature», come spiega Francesco Leonardi del Coro Jubilate.

La kermesse prosegue poi all’8 di giugno, con un appuntamento interamente dedicato ai ragazzi ed al futuro del movimento corale: ad esibirsi saranno cinque cori (Coro Cavaleri e Coro Confalonieri dell’Istituto compensivo Cavaleri e Istituto comprensivo Confalonieri di Milano; Coro IMI dell’Istituti Maria Immacolata di Busto Arsizio; Coro Neo Vibes di Gallarate; Coro Vocal Dreams dell’Istituto Maria Ausiliatrice di Castellanza; Piccolo Coro Beata Vergine di Seregno) che fanno capo ad istituti scolastici della zona o comunque legati a doppio filo allo sviluppo della cultura musicale corale e vocale tra i più giovani. «”Aspettando la Fabbrica del Canto” è un appuntamento costante da ormai cinque anni – commenta Francesco Leonardi – ed è interessante vedere quanti ragazzi si dedicano al canto, prima per dovere a scuola e poi scegliendo di continuare. Solo tra i Comuni che fanno parte del CSBNO si registrano una settantina di formazioni, senza contare che stiamo ancora terminando la mappatura delle corali parrocchiali».

Pausa breve, anzi brevissima, e si riprende il 9 giugno con il vero e proprio “cuore pulsante” della manifestazione, che torna dopo qualche anno di assenza dovuto prima all’Expo e poi alle celebrazioni per il 25° anniversario: il festival, infatti, quest’anno riprende a portare il mondo a Legnano. Un coro norvegese (Cantus), uno senegalese (Choir Biayenda), uno sudamericano (Ensemble Hispanoamericano), uno lettone (Framest) si esibiranno nella Chiesa SS. Redentore, insieme all’italianissimo Gruppo vocale famiglia Sala, caso unico nel panorama della polifonia vocale italiana costituito da sette membri di una sola famiglia. I cori dopo questa esibizione partiranno in tour, e toccheranno altre città del territorio.

Per arrivare all’11 giugno, data prescelta per “Cori in Città”. Palazzo Leone da Perego, la Chiesa S. Ambrogio, la Famiglia Legnanese  e la Chiesa della Madonnina dei Ronchi sono le quattro location prescelte per ospitare le esibizioni di dieci cori piemontesi , che daranno vita alle loro performance insieme ai quattro cori internazionali de La Fabbrica del Canto. «Un’occasione interessante per coinvolgere anche il pubblico meno avvezzo alla musica corale – sottolinea Leonardi –, ed anche un’opportunità di fornire uno spaccato della musica corale in differenti maniere ed in piccole porzioni».

Anche quest’anno La Fabbrica del Canto non si dimentica di lavorare per il futuro della musica corale, e proprio per questo sabato 10 e domenica 11 giugno ci sarà spazio per la masterclass “Canto e Danza a tempo delle Savane e Foreste Africane", dedicata appunto alla musica africana. E non mancherà nemmeno lo spazio per la solidarietà, con l’adesione al progetto “1000 voci per ricominciare”, nato dall’iniziativa di alcuni coristi uniti dal desiderio di aiutare con il canto le popolazioni terremotate del centro Italia: la serata dell’8 giugno, infatti, sarà dedicata alla raccolta fondi per la ricostruzione del cinema-teatro Garibaldi di Amatrice, luogo dove prima delle scosse sismiche trovavano “casa” le esibizioni corali. Un’iniziativa, quest’ultima, particolarmente cara all’assessore alla cultura: «Legnano si differenzia rispetto ad altri Comuni – ha infatti sottolineato Silvestri – perché il sostegno che si sta raccogliendo per il territorio terremotato è completamente orientato alla cultura, ed è incredibile perché di solito la cultura viene messa all’ultimo posto nelle priorità di un Comune e più in generale dello Stato». 

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 01 Giugno 2017
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