Era successo pochi giorni fa alla prima cittadina di Cinisello Balsamo Siria Trezzi, al vicesindaco di Cesano Boscone Mara Rubichi e al sindaco di Sesto Monica Chittò. E oggi la storia, purtroppo, si ripete, a Parabiago.

Incitamenti alle aggressioni, agli stupri ed altre "amenità e oscenità". Frasi, agghiaccianti, che sono solo alcune delle reazioni che il web sta raccogliendo in queste ore. Cosa può aver fatto partire tutto questo astio e sessimo? Una semplice opinione. La consigliera comunale del Partito Democratico di Parabiago, Laura Schirru (24 anni), ha rilasciato nei giorni scorsi un'intervista in cui si diceva a favore del protocollo per l'accoglienza diffusa dei richiedenti asilo sul territorio e ha partecipato alla marcia "Insieme senza muri" a Milano. E il risultato è quello che avete letto poco sopra.

«I commenti sono tutti pubblici e liberamente consultabili sul gruppo "Sei di Parabiago se…"; abbiamo deciso di censurare i nomi in quanto, contrariamente ad altri, non riteniamo che la pubblica gogna sia uno strumento di risoluzione delle controversie – è il commento del Partito Democratico parabiaghese, di cui Schirru è segretario -. Queste persone ritengono di rappresentare Parabiago, ma si lascino dire una cosa: non rappresentano nessuno al di fuori di loro stesse, perché Parabiago è una città di persone per bene, capaci di rispettarsi al di là del proprio credo politico, è una città di persone che amano e che ributtano l'odio. Un odio che troviamo agghiacciante, dimentico del fatto che, dall'altro lato dello schermo, ci sia una persona come chi sta scrivendo e non una chissà quale entità, un odio svilente, disumanizzante e velatamente (ma nemmeno troppo) sessista. Ci riserveremo di vedere se ci siano gli estremi per difendere l'immagine della nostra consigliera per vie legali. La nostra linea non cambierà di fronte agli insulti o perché non "va di moda"».

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Sinistra Italiana esprime piena solidarietà alla consigliera del PD di Parabiago Laura Schirru per i beceri insulti che ha ricevuto.
Condanniamo fortemente questi atti, innanzitutto perché il sessismo espresso in quelle frasi non è tollerabile e degrada la condizione stessa della persona. In seconda istanza perché qualsiasi esponente politico ha il diritto di esprimere le proprie opinioni senza venire vigliaccamente insultato.
Mai abbassare l’attenzione su queste barbarie e sul sessismo.

CIRCOLO SINISTRA ITALIANA DELL’ALTO-MILANESE