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Terremoto, Amandola riparte dal Museo del Paesaggio

Adolfo Marinangeli e Giorgio Tassi hanno parlato dello stato di avanzamento dei lavori di ricostruzione del museo, finanziati dal Legnanese.

Lo aspettavamo per saperne di più sullo stato di avanzamento dei lavori di ricostruzione, e oggi, sabato 27 maggio, il sindaco di Amandola Adolfo Marinangeli era a Palazzo Malinverni, insieme ad esponenti dell'associazionismo ed ai "colleghi" primi cittadini ed assessori dei Comuni che hanno partecipato alla raccolta fondi a favore del paese colpito dal terremoto.

Amandola, infatti, è stata in un certo senso "adottata" dai Comuni del Legnanese, che si sono impegnati a finanziare la ricostruzione del Museo del Paesaggio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, e proprio dello stato di avanzamento dei lavori ha parlato oggi Marinangeli, insieme al direttore del museo Giorgio Tassi. 

La ricostruzione del museo per il Comune montano era un sogno, perchè la struttura per Amandola rappresentava prima di tutto un importante punto di incontro comunitario. E un sogno sarebbe rimasto, come ha sottolineato il primo cittadino, senza l'intervento dei Comuni della zona. Ma il museo per Amandola era anche una necessità, soprattutto per riportare i turisti sui luoghi colpiti dal terremoto e far ripartire l'economia. Perchè «se si vuole ripartire – ha commentato Marinangeli – lo si deve fare iniziando dall'economia: ricostruire le case ma non l'economia sarebbe tempo perso, perchè le persone non tornerebbero». E grazie ai 94.876,81 euro raccolti nel Legnanese – 40.943,25 dei quali saranno erogati ai primi di luglio -, Amandola ha potuto iniziare i lavori di risistemazione del museo nei locali che in precedenza ospitavano la Chiesa della Collegiata, dove ora, dopo i lavori di messa in sicurezza a livello sismico, hanno trovato posto le attrezzature che prima si trovavano nel museo, che si svilupperà al piano terra. Al primo piano, invece, sorgerà un centro di restauro.

«Ci eravamo dati l'obiettivo di raccogliere quanti più fondi possibile – ha commentato il sindaco di Legnano Alberto Centinaio – e avevamo scelto Amandola per tanti motivi, ma soprattutto perchè si parla di tanti Comuni della zona colpita dal terremoto ma poco di questa comunità. Abbiamo fatto un buon lavoro e credo che il risultato sia lusinghiero. So che i fondi raccolti non sono che una goccia nel mare delle necessità di questo territorio, ma per fare il mare ci vogliono le gocce e noi, nel nostro piccolo, questa goccia l'abbiamo donata con tutto il cuore». 

La solidarietà, ad ogni modo, non si ferma qui, perchè, come hanno precisato sindaci ed assessori dei Comuni che hanno partecipato alla raccolta fondi, le comunità del territorio stanno già organizzando altri eventi per raccogliere fondi, «perchè la ricostruzione è un percorso lungo, che durerà anni, e l'attenzione va sempre mantenuta alta».

Se in questi giorni i riflettori sono tutti puntati sull'appuntamento di domani, domenica 28 maggio, con il Palio – del quale Tassi e Marinangeli saranno ospiti d'onore -, in questa "gara" di solidarietà non poteva mancare il contributo del mondo paliesco: «Le Contrade si sono dimostrate da subito molto sensibili rispetto alle necessità di questo territorio – ha commentato il gran maestro Alberto Oldrini –, e da subito si sono messe in moto per dare il proprio contributo, dimostrando ancora una volta di essere una realtà importante anche per il sociale, di cui non possiamo che essere orgogliosi». Al contributo delle Contrade, poi, in questi giorni si è aggiunto anche quello dell'Oratorio delle Castellane, che hanno "recapitato" ad Amandola una donazione destinata al sostegno dei più piccoli. E magari, perchè no, qualche manifestazione delle Contrade potrebbe anche fare tappa ad Amandola, dove la Famiglia Legnanese sta pensando di organizzare un viaggio.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 28 Maggio 2017
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