"Ci vediamo in piazza": tutti almeno una volta nella vita abbiamo detto questa frase, o ce la siamo sentita dire. Ed è proprio da un "ci vediamo in piazza" che questa mattina, domenica 21 maggio, il sindaco di Busto Garolfo Susanna Biondi ha scelto di partire per presentare ai suoi concittadini la nuova Piazza Lombardia (qui il servizio), riaperta al pubblico già da tempo dopo i lavori di riqualificazione ma oggi "accolta" ufficialmente con il taglio del nastro.

Perchè «la piazza è uno spazio privilegiato, un luogo di incontro, di amicizia, di scambio, a volte anche lo scenario di manifestazioni e di rivolte, la sede in cui risolvere problemi. Ma soprattutto la piazza è lo specchio di una città, è il simbolo dei cittadini che la abitano». Tutte ragioni per cui il taglio del nastro che dà finalmente come si deve il benvenuto al nuovo "cuore pulsante" di Busto Garolfo non poteva che essere «un momento emozionante».

Certo il lavoro per arrivare a questo taglio del nastro non è stato poco, ma all'obiettivo – ha tenuto a sottolineare la prima cittadina – il gruppo di Busto Garolfo Paese Amico ci è arrivato «diritto e coeso, senza farsi confondere da qualche polemica di troppo». E «il risultato è sotto gli occhi di tutti: una piazza bella, solida, duratura e capace di facilitare la socialità» fra i bustesi. Come peraltro qualche volta è già successo, quando il nuovo centro cittadino è stato teatro di eventi come Shopping con Gusto (qui il servizio) e come la stessa cena in piazza di ieri, sabato 20 maggio, con la "pastasciuttata" organizzata dalle associazioni che ha aperto la due giorni di manifestazioni per l'inaugurazione.  

La nuova piazza è stata progettata dagli stessi tecnici comunali (il progetto è "firmato" dagli architetti Giuseppe Sanguedolce e Andrea Fogagnolo) ed è frutto del lavoro di squadra di tutti gli uffici di Palazzo Molteni che hanno accompagnato nel percorso gli assessori Andrea Milan e Giovanni Rigiroli, oltre che dell'opportunità offerta dalla legge di stabilità 2016 di non considerare ai fini del patto di stabilità le spese del fondo pluriennale vincolato per investimenti coperte da avanzo di bilancio.

E adesso che il nastro è stato tagliato, «non ci rimane che viverla questa piazza – ha concluso la prima cittadina –, così che divenga un luogo piacevole che ci aiuti a diventare ancora di più una bella comunità».