Arese, arriva il “design thinking” per la biblioteca
Il Comune di Arese ha partecipato al progetto europeo incentrato sull’apprendimento e l’applicazione del "Design Thinking for Libraries", una metodologia di progettazione dei servizi incentrata sull'essere umano (human centered design).
Una sfida per la biblioteca di Arese: "Come possiamo fornire soluzioni pratiche (ridefinizione di spazi e tempi) per soddisfare i bisogni di studio dei giovani in modo da preservare opportunità e spazi anche per gli altri utenti?".
Il Comune di Arese ha infatti partecipato al progetto europeo incentrato sull’apprendimento e l’applicazione del "Design Thinking for Libraries", una metodologia di progettazione dei servizi teorizzata e applicata per la prima volta negli USA che è incentrata sull'essere umano (human centered design). La sfida che Arese ha accettato è proprio quella indicata e dopo le prime riunioni operative, ora il progetto entra nel vivo con la fase di rilevazione e di riscontri delle percezioni e dei bisogni da parte degli cittadini utenti.
Secondo il Design Thinking, infatti, la progettazione di prodotti e servizi non può prescindere dall'osservazione e dalla rilevazione delle esigenze concrete del pubblico e si può parlare di innovazione quando le soluzioni proposte sono una mediazione tra quanto i cittadini-destinatari desiderano e quanto risulta sostenibile. Il confronto e il dialogo sono quindi fondamentali.
“Dopo 5 mesi circa dall’apertura del Centro civico Agorà assistiamo a una presenza intergenerazionale ben superiore alle aspettative – ha spiegato l'assessore alla Cultura, Giuseppe Augurusa -. Da un lato, questo ci conferma la corretta intuizione dell’esistenza di una domanda diffusa di uno spazio di socializzazione culturale e del contesto di una città sensibile, già noto e dimostrato dai dati storici di utilizzo della biblioteca mediamente più alti dei Comuni della rete in cui siamo inseriti. Dall’altro, pone nuove e inedite criticità rispetto alla conciliazione delle esigenze di ciascuno attraverso la gestione degli spazi, alla necessità di un patto di convivenza tra generazioni di utenti, nell’idea che tutti si appartenga alla medesima comunità. Il progetto, avviato con una serie di interviste, sarà un contributo essenziale alla soluzione di questi aspetti".
“Come Amministrazione, fin dall'inizio del mandato, abbiamo cercato di rimettere le persone al centro dei progetti e così è stato anche per la realizzazione dell'Agorà, che è diventata fulcro delle attività ricreative e culturali organizzate sia dal Comune sia da associazioni e altre realtà – ha aggiunto il Sindaco, Michela Palestra -. La progettazione della parte dedicata alla biblioteca è nata sulla base dell'esperienza di utilizzo, ma anche con una visione sui fabbisogni culturali dei nostri cittadini. Il fatto che sia molto utilizzata e i suoi spazi siano così richiesti credo rappresenti un elemento qualificante di questa struttura. Raccogliamo positivamente la sfida proposta all'interno del progetto del Design Thinking perché con questa metodologia abbiamo l'occasione di utilizzare un approccio creativo per trovare un'idea alternativa e nuova in merito agli utilizzi degli spazi”.
Il progetto nel suo insieme vede il Comune di Arese affiancato da numerosi partner anche europei: Regione Lombardia, Politecnico di Milano, Università Milano Bicocca, CSBNO, Aarhus Public Libraries (Aarhus, Danimarca), Biblioteca Lúcio Craveiro da Silva (Braga, Portogallo), Biblioteca Nicolae Iorga (Ploiesti, Romania), Progress Foundation (Bistrita, Romania).
Il prototipo così sviluppato nel nuovo Centro civico, congiuntamente a quelli degli partner, sarà inoltre presentato a Milano, in occasione del Fuorisalone 2018.
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