Rho, a Villa Burba il secondo incontro del ciclo “Noi ci siamo: insieme per crescere”
Domani sera, 29 marzo, si terrà un incontro aperto a genitori, studenti e insegnanti per fare luce sulle cause del disagio giovanile e come intervenire per aiutare i ragazzi in questo periodo così particolare e delicato.
Il secondo appuntamento con gli eventi organizzati dagli istituti comprensivi di Rho "Ezio Franceschini" e "Anna Frank" con la partecipazione degli istituti comprensivi statali di Rho "F. de André " e "Tommaso Grossi" avrà come tema il rapporto tra genitori e figli nella nostra epoca, le sue problematiche più frequenti e le sue difficoltà.
Interverranno all'evento, che si svolgerà domani, 29 marzo, dalle 20.45 a Villa Burba (Rho) la pedagogista Claudia Alberico che spiegherà ai presenti il delicato tema del ruolo dei genitori nell'educazione dei figli in età prepuberale e puberale. Interverrà poi a spiegare l'importanza del supporto scolastico rivolto ad insegnanti, genitori e studenti e delle possibilità educative offerte dalle scuole, Elena Colombo, coordinatrice dello sportello "Cresciamo Insieme". In conclusione si terrà l'intervento di riflessione sul disagio giovanile, tenuto dal Cappellano dell'Istituto Penale Minorile "Beccaria" di Milano Don Gino Rigoldi; per informare e sensibilizzare il pubblico riguardo all'importanza del dialogo per la prevenzione delle problematiche giovanili.
Le organizzatrici dell'evento, la professoressa Clelia la Palomenta e la professoressa Iole Scarnecchia lavorando coi ragazzi quotidianamente e occupandosi di problematiche legate al disagio giovanile dal 2000, hanno avvertito la necessità di creare iniziative e punti d'incontro per prevenire situazioni di sofferenza legate all'età adolescenziale.
Spiega la professoressa La Palomenta, che interverrà come moderatrice all'incontro: "La causa di questo disagio, spesso é il ruolo sbagliato che la famiglia assume verso i ragazzi. Troppe volte é il dialogo a mancare, sostituito da surrogati materiali; si sta creando una società basata sul 'dare', visto come soluzione universale e non sul 'dialogare'." E continua: "In questo scenario in cui la famiglia ha perso il suo ruolo tradizionale di guida e i suoi valori, i ragazzi cercano sempre più spesso nella scuola un'opportunità di dialogo che a loro manca. Per questo l'aiuto concreto ai ragazzi non può prescindere da nessuna delle componenti 'sociali' del loro mondo: scuola, genitori, insegnanti e istituzioni del territorio (l'assessorato alla scuola e all'istruzione di Rho, che tra l'altro patrocinio questo eventi é molto sensibile a questi temi e si é dimostrato di grande aiuto) devono concorrere per garantire ai giovani una crescita serena."
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