Al via la sesta edizione del Festival Fotografico Europeo
Domenica 26 marzo in villa PominiOMENICA 26 MARZO ALLE ORE 18.00 IN VILLA POMINI 6° EDIZIONE DEL FESTIVAL FOTOGRAFICO EUROPEO
Domenica 26 marzo alle 18 a Villa Pomini si inaugura la 6° edizione del Festival fotografico europeo, ideato e curato dall’Archivio Fotografico Italiano – AFI, un evento posto con il patrocinio del Parlamento Europeo, il patrocinio di Regione Lombardia, della Provincia di Varese e delle Amministrazioni comunali di Busto Arsizio, Legnano, Castellanza, Olgiate Olona, Castiglione Olona e Milano –Municipio 6, la collaborazione del Museo MA*GA di Gallarate, dell’Istituto Italiano di Fotografia di Milano, dell’ICMA – Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni di Busto Arsizio, e l’apporto tecnologico di EPSON Italia, MALEDETTI FOTOGRAFI e con la partecipazione di numerose associazioni, gallerie, scuole e realtà private.
Il Festival Fotografico Europeo si pone tra le iniziative più rilevanti nel panorama fotografico nazionale ed europeo, proponendo percorsi visivi articolati, aperti alle più svariate esperienze espressive. Una sorta di laboratorio culturale, che si apre all’Europa, che dialoga con la gente attraverso l’arte dello sguardo e mette a fuoco le aspirazioni, i linguaggi e l’inventiva di artisti provenienti da diversi Paesi.
Un progetto che vuole affermare la centralità della cultura quale potente dispositivo in grado aprire confronti tra i popoli e tra le generazioni in una prospettiva di crescita, riflessione e dialogo guidati dall’impegno sociale, dallo studio, dalla voglia di abbattere le frontiere e insieme in percorso comune di crescita e di responsabilità collettiva. Grandi autori divengono il faro per i giovani emergenti, in un confronto dialettico teso a stimolare dibattiti e ragionamenti, attorno a temi d’attualità, di storia, d’arte e di ricerca. Circa quaranta mostre, seminari, workshop, proiezioni, letture dei portfolio, presentazione di libri, concorsi: un programma espositivo articolato ed esteso che si muove dalla fotografia storica al reportage d’autore, dalla fotografia d’arte alle ricerche creative fino alla documentazione del territorio.
Visitare le mostre sarà anche l’occasione per visitare l’area delimitata dalle Prealpi Varesine e dal Lago Maggiore, ricca di paesaggi suggestivi, di luoghi storici, di presenze artistiche. Per rendere maggiormente rilevante l’evento, si sono unite diverse realtà culturali e formative predisponendo progetti che interesseranno diverse fasce di età di studenti e cittadini.
Nell’ambito di questa manifestazione, Villa Pomini ospita nelle sue sale dal 26 Marzo al 25 Aprile 2017 quatto mostre fotografiche che accompagneranno il visitatore in ambiti diversi ma ugualmente interessanti.
La mostra Il Bene della Cultura espone fotografie di Mario Cresci e Giuseppe Maino ed ha come filo conduttore le bellezze artistiche del nostro paese, mettendo in risalto alcune contraddizioni. Siamo un paese ricco di bellezze artistiche, ma allo stesso tempo insensibile al loro valore: all’estero ci considerano i custodi di queste meraviglie, ma spesso siamo indecisi se accettare questo ruolo. Mario Cresci e Giuseppe Maino hanno ripreso queste opere d’arte e, attraverso il loro ruolo privilegiato (Maino è fotografo della sopraintendenza delle belle arti di Matera), hanno cercato di dare un contributo critico al rapporto con questi beni culturali. Utilizzando il bianco nero, Maino ci conduce in un viaggio artistico in cui i visitatori potranno incontrare la grandiosità di palazzi o particolari di una statua su cui il tempo ha lasciato il suo segno: in ogni caso siamo davanti ad immagini che trasmettono forti sensazioni. Anche Mario Cresci affronta il tema del restauro delle opere d’arte: utilizzando il colore, ci porta nel mondo all’apparenza asettico, moderno e attrezzato del laboratorio di restauro di Matera e ci fa osservare statue e dipinti in modo ravvicinato come se queste opere fossero sotto la lente di un microscopio che rivela le tracce di precedenti restauri fatti con tecniche diverse.
Pierre Emmanuelle Daumas, giovane fotografo francese che ha esposto in numerose gallerie con personali e collettive che hanno ottenuto un grande riscontro da parte della critica, con il suo progetto fotografico Dans 300 km tournez a gauche ci accompagna in una sorta di isolamento, di smarrimento, sottolineato dalla presenza nel paesaggio di architetture “anacronistiche”, e minimaliste collocate in panorami naturali che suggeriscono silenzi e inducono i visitatori a riflettere sull’utilità di queste infrastrutture, in una sorta di analisi filosofica tra architettura funzionale e percezione estetica e di dialogo tra uomo e habitat in cui vive.
Il fotografo Alessandro Iovino, in collaborazione con la rivista Eyes Open, presenta la mostra White Brinks, un viaggio nel rapporto tra uomo e ambiente: l’acqua è la principale componente del corpo umano e per secoli i fiumi hanno rappresentato una ricchezza a cui attingere per il cibo, per il trasporto e per l’energia. Questo rapporto tra uomo e acqua si è interrotto quando l’uomo ha cominciato a costruire sbarramenti e dighe e a trasformare i fiumi in discariche. Circondato da asfalto e cemento e assuefatto allo smog, l’uomo ha dimenticato l’importanza dei fiumi e la vita scandita dal ritmo dell’acqua che scorre.
Gli studenti di fotografia del secondo anno dell’IIF (istituto Italiano di Fotografia) guidati dal docente Erminio Annunzi espongono le loro immagini all’interno della mostra Alla ricerca di una estetica del paesaggio, dove con il termine “estetica”, comunemente si cerca di identificare il “bello” insito in una realtà naturale o di origine antropica; qualcosa che sollecita la nostra attenzione intellettuale e/o coscienza emotiva, e che ci induce a considerare bello ciò che suscita emozioni. Il progetto di questi studenti trova fondamento nella ricerca del significato di “estetica” applicato alla fotografia di paesaggio, senza dimenticare l’apporto del pensiero filosofico di Hegel e Kant, per sviluppare una conosce3nza personale che ha portato i ragazzi ad esplorare percorsi diversi e molto personali.
Inaugurazione: Domenica 26 marzo alle 18
Visita della mostra: Venerdì-Sabato dalle 15 alle 19 – Domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 19.
Ingresso libero.
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