Autorità militari e civili, rappresentanti del Palio e delle associazioni. Tutta la città ha partecipato all'ultimo saluto a Luigi Caironi, presidente della Fondazione Famiglia Legnanese, venuto a mancare martedì 14 febbraio nella sua abitazione, all'età di 94 anni.

I funerali del commendatore si sono svolti oggi, giovedì 16 febbraio, in una gremita parrocchia S.Redentore.

La cerimonia funebre è stata concelebrata da monsignor Angelo Cairati, prevosto della città, dal parroco don Giuseppe Prina e da don Gianluca Tonon. Seduti in prima fila il sindaco Alberto Centinaio con la sua giunta, l'attuale presidente "Famiglia Legnanese" Franco Bononi e il ragiù Giuseppe Colombo, il gran maestro Alberto Oldrini, il vice questore aggiunto della Polizia di Stato Francesco Anelli,  il colonnello Domenico Morabito della Guardia di Finanza di Legnano, il capitano della Compagnia Carabinieri Legnano Francesco Cantarella e il comandante della Polizia Locale Daniele Ruggeri. Con loro, volti noti del mondo politico e associativo.

Tra i numerosi presenti, l'ex vice questore aggiunto e attuale questore di Bergamo del Commissariato legnanese Girolamo Fabiano, Paolo Testi direttore generale e Mauro Mezzanzanica direttore distretto Nord-Ovest di BPM, Luigi Casero viceministro per l'Economia e Carolina Toia, consigliere regionale. 

«Vorrei sottolineare l'uomo che ha rappresentato Luigi per Legnano – ha affermato monsignore durante l'omelia -: poliedrico, creativo ed impegnato nella solidarietà. Per tanti anni presidente della Famiglia, poi della Fondazione dove ha animato le borse di studi per i ragazzi, da ricordare anche il suo impegno per il premio "Poesia Tironnanzi". Infine il Palio… Luigi diceva che la Famiglia è la mamma del Palio. Caironi è stato un'istituzione per la città. Ma, francamente, davanti a Dio ci presentiamo senza nulla: non valgono titoli e onoreficenze».

Il prevosto poi, riferendosi alla moglie Marisa, ha ricordato i loro 69 anni di matrimonio affermando: «Adesso l'unica cosa di cui hai bisogno Marisa è un bel bagno d'affetto, per superare questo momento».

Commossi gli interventi a fine cerimonia. Il primo a prendere la parola è stato il sindaco Centinaio: «Sono sicuro che ognuno dei presenti porta dentro di sè un legame particolare con Caironi… un legame che lo ha spinto qui oggi. In questi anni ho imparato a conoscerlo ed apprezzarlo, ricordo ancora quando mi disse "Alberto, tu sei per me come un figlio, come quel figlio che se ne è andato prematuramente". Una frase che ho ancora nel cuore. Sono orgoglioso di aver potuto camminare al tuo fianco. Grazie per quello che hai dato alla nostra città: il tuo passaggio su questa terra non é stato vano». 

Poi i gonfaloni del Palio alzati per salutare l'indimenticato presidente Caironi: «Ci sono persone – il commento del gm Oldrini – che si sono prodigate verso gli altri con una carica incredibile, proprio come lui che ha incarnato il cittadino ideale».

La nipote Silvia ha dolcemente ricordato il suo nonno che con il «cappello faceva capolino sul terrazzo per fare "cucù" e salutare la tua adorata nipotina».

Infine il commosso e sentito saluto di don Prina, che, a voce tremante, ha affermato «tutti si sentono figli, mi aggiungo anch'io perchè mi sono sentito amato da Luigi. A nome della parrocchia un grazie davvero per tutto quello che ha dato a me e alla comunità».

Galleria fotografica a cura di Luigi Frigo (da cellulare doppio clic per visualizzare la galleria a tutto schermo)