Penultimo passaggio in consiglio comunale per l'ampliamento di Auchan. La proposta incassa un altro sì da parte del parlamento cittadino rescaldinese. Approvata ieri, venerdì 10, l'adozione della variante urbanistica al piano di governo del territorio vigente che permetterà al colosso francese di svilupparsi per 25mila mq sulla superficie attualmente occupata da parcheggi del lato ovest e non su territorio vergine. Ma non senza polemiche. Sono state ben due le richieste di rinvio dell'ordine del giorno per questione pregiudiziale presentate dal consigliere Maurizio Turconi (Gruppo misto) e Massimo Oggioni (M5S). Entrambe bocciate dal consiglio.

«In questi due anni e mezzo abbiamo eliminato la previsione dell'insediamento di cui Ikea era circa un terzo – ha commentato il sindaco Michele Cattaneo all'inizio della seduta (vedi le foto in galleria) -. Oggi andiamo a votare per preservare altro verde». Con la variante approvata, infatti, si ha un notevole risparmio di suolo. L'ampliamento del centro commerciale si farà su una superficie già urbanizzata, quella dei parcheggi, e non sui terreni che si affacciano su via Marco Polo, su cui Auchan, comunque, vantava diritti acquisiti in base al pgt approvato dalla precedente amministrazione. Scongiurata quindi l'ipotesi di nuovi insediamenti per quasi 23mila mq su terreno attualmente verde. Con la variante, il consumo di suolo vergine si limiterà a 8500 mq: quasi tre volte meno del progetto originale. 3200 mq verranno destinati a una struttura di vendita e 5385 a residenziale nel lato nord di via Marco Polo. I terreni su cui è stato scongiurato l'insediamento (parliamo di circa 50mila mq) verranno ceduti gratuitamente al Comune e verranno trasformati in parchi. In particolar modo, l'area a sud di via Marco Polo diventerà un'area agricola dedicata a orti urbani, produzione di prodotti a km 0 e corsi di formazione. Non mancheranno, infine, piste ciclabili.

Spaccata la minoranza. Convintamente favorevole il voto di Gianluca Crugnola (Noi X): «Il provvedimento di stasera è quanto di meglio si potesse fare». Il consigliere, però, non ha nascosto di essere «deluso» dall'atteggiamento di alcuni colleghi di opposizione: «Questa delibera secondo noi andava approvata a larga maggioranza: c'è risparmo del consumo di suolo e aree verdi vengono restituite ai cittadini. Mai visto qualcosa di simile. Sorprende che le posizioni più dure siano proprio quelle di chi aveva presentato un programma elettorale ecologista». I due contrari, infatti, sono stati Massimo Oggioni (Movimento 5 Stelle) e Maurizio Turconi (Gruppo misto dopo essere fuoriuscito dalla maggioranza). Per Oggioni, seppur favorevole al risparmio di consumo di suolo, questa variante è un «compromesso tra l'ottimo a cui dobbiamo aspirare e il pessimo a cui andremmo incontro», un progetto scelto perchè «il vecchio pgt non era più funzionale a quello cui la società proponente ambiva, ossia essere in grado di competere con il centro commerciale di Arese e essere un centro di quarta generazione». Il pentastellato ha poi ricordato i danni che l'ampliamento potrebbe portare al commercio di vicinato. Maurizio Turconi, invece, ha sollevato dubbi su questioni metodologiche, sul piano urbanistico e ambientale. Preoccupazioni condivise, per quanto riguarda la viabilità e l'ambiente, oltre che per la tutela del commercio locale, anche da parte dell'ex sindaco Paolo Magistrali, che insieme alla compagna di gruppo Rosalba Turconi si è astenuto dalla votazione. Astenuto anche Bernardo Casati. Per l'ex assessore a sollevare le criticità sarebbero tre temi: il tipo di percorso scelto (una variante al pgt e non un accordo di programma), la viabilità e l'occupazione.

L'ultimo passaggio in consiglio comunale è previsto per giugno.