Bollate non ha dimenticato i 188 morti della strage della Vignetta. La città ha infatti ricordato, nella mattinata di domenica 29 gennaio, le vittime del bombardamento Alleato del treno Saronno-Milano del 1945, costato la vita anche ad alcuni bollatesi e a diversi bambini. La cerimonia si è svolta nel santuario di Madonna In Campagna. Presenti, oltre al vicesindaco Alberto Grassi, anche i rappresentanti delle sezioni cittadine dell'Associazione nazionale Carabinieri, dell'Associazione nazionale Alpini e dell'Associazione nazionale Combattenti e Reduci.

"La circostanza del ricordo e della memoria di questi martiri è diventata preghiera e l'impegno a vivere nei valori della pace e della giustizia. Queste persone hanno dato la loro vita per un mondo migliore e per una società libera dall'odio e dal rancore. Dobbiamo superare le violenze e l'odio e arrivare a essere una vera società di accoglienza e costruire ponti, anziché muri, per non escludere nessuno. L'accoglienza, infatti, è il principio sul quale si basa una società giusta. Mi auguro che la nostra preghiera si trasformi in un impegno di vita per la costruzione di una società migliore" ha sottolineato il prevosto don Maurizio Pessina prima dell'inizio della funzione religiosa. Parole, queste, alle quali hanno fatto eco quelle pronunciate da don Vincenzo Schieppati durante l'omelia: "I morti della Vignetta ci appartengono. Li portiamo nel nostro cuore ed è come se fossero dei nostri famigliari".

Toccante, come sempre, anche la lettura di alcuni passi del libro dedicato alla strage della Vignetta proposta da Angelo Albani e da Giancarlo Tosi nelle fasi conclusive della funzione religiosa. La cerimonia, quest'anno, si è però arricchita di un nuovo particolare, cioè del suono della campana che allertava, durante i momenti di allarme e di pericolo per la popolazione, i cittadini che vivevano nella località della Vignetta, non raggiunta dalle sirene installate in alcuni punti di Bollate. La campana è stata ritrovata, quasi per caso, qualche giorno fa, da un cittadino che ha deciso di consegnarla a Tosi.

La cerimonia in onore dei martiri della Vignetta si è poi conclusa all'esterno del santuario di Madonna In Campagna, con un momento di preghiera e di riflessione e con la benedizione della targa recentemente restaurata dal comitato organizzatore della Festa Dei Peritt e dal marmista Franco Trinchinetti.

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