"Il responsabile sei tu. Non rovinarti la festa!". È questo lo slogan scelto dall'amministrazione comunale guidata dal sindaco Francesco Vassallo per arginare la grave problematica legata all'utilizzo di petardi, botti e artifici pirotecnici e responsabilizzare i cittadini sull'abbandono di una cattiva abitudine, dannosa per l'ambiente e, inoltre, anche pericolosa per gli animali. Un appello alla civiltà che proseguirà con l'affissione di alcuni manifesti in città sin dalla prossima settimana.

"In diverse città vengono feriti adulti e bambini, inquinato l’ambiente, generati incendi boschivi o seri danni alla vegetazione. In ambito urbano, invece, muoiono animali selvatici e molti uccelli, cani e gatti domestici fuggono causando incidenti stradali o finendo in canile. Il fragore dei botti che, oltre a essere fastidiosi possono essere addirittura pericolosi verso le persone, scatenano negli animali una naturale reazione di spavento che li porta frequentemente a perdere l’orientamento, esponendoli così al rischio di smarrimento o investimento, con conseguenze gravi anche per gli automobilisti – spiega il sindaco Vassallo (nella foto) -. Sono i petardi inesplosi i più pericolosi. I bambini sono inconsapevoli dei pericoli quando li raccolgono da terra con gravi rischi per la loro sicurezza, la salute e la vita. La cronaca nazionale riferisce, tra l’altro, del sequestro di ingenti quantitativi di artifici illeciti, messi abusivamente in commercio per l’occasione. Possono, inoltre, determinarsi anche ingenti danni economici alle cose, per il rischio di incendio, in particolare in danno di automobili e cassonetti".

Nessun vero e proprio divieto, ma solo una campagna promossa, in primis,dall'assessore alle Politiche della sicurezza Marco Marchesini. L'amministrazione, infatti, intende lanciare un appello al senso di responsabilità individuale e collettiva e al senso civico dei cittadini invitandoli a vivere serenamente le festività evitando di utilizzare materiali che mettono a repentaglio ammalati, animali, anziani e bambini.