MENSE SCOLASTICHE: LA PREOCCUPAZIONE DI UNA MAMMA
29 Gennaio 2010
Dopo la prima lettera di una ‘mamma esasperata’ perchè teme che nel prossimo anno scolastico il servizio mensa nelle scuole primarie non possa svolgersi regolarmente e dopo l'assenza di una risposta ufficiale da parte delle competenti autorità che tranquillizzi un po' tutti, il dibattito si è animato con altri lettori che ci hanno scritto, manifestando anche loro preoccupazione e solidarietà alle tante mamme ‘esasperate’. Noi riproponiamo tutti i messaggi ricevuti e il nostro intervento di qualche giorno fa. Nello stesso tempo, invitiamo a leggere anche due commenti che reputiamo degni interessi: il primo del consigliere comunale Giuseppe Marazzini (Sinistra ed Ecologisti Legnanesi), la seconda della famiglia Borsa. – Ho letto la lettera della ‘mamma esasperata’ e sono rimasto stupefatto dalle notizie riportate perchè, se fossero confermate, vuol dire che qualcuno dell'amministrazione comunale ha perso il senno. GIUSEPPE MARAZZINI – Abbiamo letto la lettera della mamma preoccupata per il servizio mensa scolastica. Ne condividiamo gli interrogativi avendo anche noi figli che frequentano le scuole legnanesi. Il problema per i genitori che lavorano è grave. Siamo peraltro certi che la scuola stessa saprà proporre soluzioni alternative praticabili. Condividiamo inoltre i dubbi sollevati sulla maniera di spendere i soldi pubblici. Ma soprattutto invitiamo a riflettere più complessivamente sulla cosiddetta riforma Gelmini, dalla quale discendono anche i problemi d'orario legati al servizio mensa. E pensare che la Gelmini, il suo governo e le forze politche ‘affiliate’ hanno ottenuto vasti consensi elettorali proprio a Legnano… Monica e Gianni Borsa Con grande sconcerto ed incredulità abbiamo ricevuto questa bella notizia: dal prossimo anno molti bambini (tutti coloro che frequenteranno la prima elementare e non riusciranno ad accedere ai pochi posti disponibili per il tempo pieno) non potranno più usufruire della mensa scolastica, costringendo i genitori a prelevarli e poi riportarli a scuola per tutta la settimana. Dov’è il Comune, che non ha soldi per i suoi bambini ma ne spende in gran quantità per una piazza orrenda o per il palio, ogni anno? e la giunta,che della famiglia ha fatto il suo baluardo? e tutti quegli enti che si occupano dei casi “difficili”, che poi dimenticano quanto sia “difficile” vivere la “normalità” delle famiglie di oggi? E pensare che anni fa mi ero trasferita dal sud per studiare e mi ero innamorata dell’operosità di Legnano, delle opportunità che mi offriva,dei servizi che mi garantiva. Ho amato questa città al punto da decidere, con il cuore,di viverci e farci vivere i miei figli. Capisco che i tempi siano cambiati, e magari i soldi finiti(… quanti sprecati?)ma non possiamo e non dobbiamo risparmiare sempre e solo sulle spalle delle famiglie. Basta con l’arte dell’arrangiarsi!Rivendico il diritto di lavorare, di avere 3 figli, di vivere la ”normale“ routine, anche se affannosa. ho letto il Vostro articolo della mamma disperata per la questione “mense scolastiche” e, purtroppo, attualmente non posso far altro che confermare tale situazione “drammatica” per parecchie famiglie legnanesi. Le aggiungo inoltre che la situazione era ben chiara già da oltre un anno e che nonostante le preoccupazioni espresse in precedenza, la direzione del 1° circolo didattico non ha neanche cercato di dare un valido aiuto per trovare una soluzione a questo problema. E’ stato sicuramente più facile dare la “bella notizia” con il “massimo candore e tranquillità”. La mamma che vi ha scritto ha perfettamente inquadrato il problema (non solo suo con tre figli da gestire e un marito in trasferta). Adesso che c’è solo poco tempo per effettuare le iscrizioni alla scuola primaria, molte famiglie si trovano a cercare un plesso scolastico dove esista il tempo pieno (e purtroppo a Legnano l’offerta è nettamente inferiore a quella che sarà la domanda). Quando si renderanno conto che non ci sono posti a sufficienza (nemmeno le scuole private in zona – con rette mensili non di poco conto – riusciranno a soddisfare la domanda) dovranno comunque “adattarsi” ai nuovi orari di scuola. Da non sottovalutare…. Alcune famiglie hanno un altro figlio che già frequenta la scuola De Amicis… e a queste classi, fino al termine del quinquennio, la mensa sarà garantita!!! Così, una mamma che ha due figli – uno già in terza classe con il seguente orario scolastico dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 16.30 con mensa compresa e uno che entrerà a settembre in prima con il seguente orario scolastico da lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.10 alle 16.30 senza mensa – sarà costretto (nel migliore dei casi) ad avere una persona che farà il tassista e preparerà il pasto solo per un bambino (non ci sono più i nonni di una volta….. e qualcuno non li ha residenti in zona) o (nel caso peggiore) a dover scegliere di lasciare il proprio lavoro per gestire questo “piccolo problema”, come definito da qualcuno. E poi le statistiche confermano che non si fanno figli….. E’ inutile che il Ministro Gelmini e il Ministro Brunetta vogliano migliorare lo Stato se alcuni dipendenti pubblici in “alte” cariche non si pongono neanche il problema di certe situazioni!!! La ringrazio per l’attenzione e Le auguro di non avere figli in età di scuola primaria….. Buona giornata LETTERA FIRMATA Mi unisco alla lettera della mamma, a proposito della preoccupazione sulla situazione delle mense scolastiche il prossimo anno, preoccupazione che condivido totalmente e che ci fa capire come l'attenzione verso le famiglie e' spesso solo sulla bocca e non nei fatti. Personalmente ho scritto al Comune, al Direttore Generale del comune, senza alcun cenno di risposta fino ad ora. Come genitori del comprensorio Manzoni- Tosi stiamo raccogliendo firme da allegare ad una lettera per il comune.Mi lascia molto esterefatto la vostra risposta, là dove si legge:’Viene chiesto un po' di tempo e di pazienza, soprattutto per una migliore verifica dei possibili iscritti al servizio e dell'assistenza che verrà richiesta.’Forse non avete capito, o chi ha dato la risposta non ha capito, che la verifica degli iscritti e della richiesta non potra' esserci, in quanto se non vi e' a priori la sicurezza del servizio nessuno correra' il rischio di iscrivere il proprio figlio, e quindi sara' di fatto costretto ad altre scelte.Non mi sembra difficile da capire, e quindi siamo un'altra volta di fronte ad una presa in giro: aspettiamo, per poter dire che nessuno ha richiesto un servizio che non c'è ?Grazie dell'attenzioneLETTERA APERTA In questo momento non possiamo fornire risposte alla mamma ‘esapserata’ per il servizio mensa, in quanto le autorità competenti non intendono rilasciare dichiarazioni ufficiali in attesa di importanti sviluppi sulla questione. |
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