“Rho si è piegata al ricatto del Governo”
Arrivo dei rifugiati politici: interviene anche il leghista Fabrizio Cecchetti
"Romano vuole farci credere che con l’adesione allo Sprar Rho riceverà solo una piccola quota di immigrati e sarà al riparo da ulteriori arrivi: balle cosmiche dette solo per indorare la pillola ai rhodensi. La verità è che verrà ricordato come il sindaco che ha riempito Rho di clandestini". È con queste parole che Fabrizio Cecchetti, vicepresidente del consiglio di Regione Lombardia, commenta la notizia riguardante l'adesione del Comune di Rho al bando Sprar e il conseguente arrivo di un numero imprecisato di rifugiati politici in città, che verranno ospitati in strutture private, nei prossimi mesi.
Cecchetti, esponente della Lega Nord, rincara poi la dose: "Il Comune di Rho con la delibera approvata ieri sera si è di fatto piegato al ricatto del Governo centrale che intima ai nostri Comuni di aderire allo Sprar, pena l’invio di un numero elevatissimo di clandestini sul territorio. Ovviamente è tutto falso perché arriveranno comunque sempre più irregolari e, come al solito, a pagare saranno i cittadini rhodensi. Ricordo che la Lombardia è la regione che ospita il numero maggiore di richiedenti asilo, in totale più di 23mila, e che in media solo il 5% viene riconosciuto realmente profugo. Tutto ciò costa allo Stato ben 800mila euro al giorno, per un totale di circa 300milioni di euro l’anno. Soldi – conclude Cecchetti – che dovrebbero essere destinati per migliorare la vita dei 700mila cittadini lombardi, di cui oltre 3.500 rhodensi, in stato di estrema povertà e che invece vengono usati per mantenere persone che non scappano da nessuna guerra e ingrassare le cooperative che gestiscono il fenomeno".
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