Circo sul Sempione: “Basta allo sfruttamento degli animali”
Il consigliere comunale rhodense Venchiarutti: "Boicottiamo questo strumento di tortura"

La presenza al confine tra Pogliano e Nerviano del circo ha creato, come sempre accade in questi casi, diversi malumori ai tanti amanti degli animali che risiedono nel territorio del Rhodense. Anche Mirko Venchiarutti (nella foto), capogruppo del MoVimento 5 Stelle nel consiglio comunale di Rho e veterinario di professione, ha deciso di non rimanere insensibile a questa presenza.
"1936 anni fa veniva inaugurato a Roma l'anfiteatro Flavio, volgarmente conosciuto come Colosseo, e 1911 anni fa il Circo Massimo. Gli spettacoli e I "giochi" con gli animali, specialmente esotici, suscitarono grande scalpore fra la gente dell'epoca. Nessuno di loro aveva mai visto animali così strani, provenienti da un mondo lontano. Solo circa 1900 anni l'animale dopo venne definito un "essere senziente", grazie al trattato di Lisbona. Nonostante ciò gli animali selvatici vengono ancora tenuti in cattività per puri scopi commerciali. In questi giorni si sta svolgendo un altro spettacolo circense targato Orfei, vicino a casa mia, dove gli animali sono ovviamente i protagonisti principali" spiega il consigliere comunale rhodense.
Diversi, poi, gli interrogativi e le riflessioni che si pone il giovane capogruppo pentastellato: "Un circo senza animali è così difficile? O i genitori menefreghisti portano i loro figli a vedere il circo solo perché in esso sono presenti gli animali? Non è importante se facciano una vita in gabbia o che svolgano addestramenti proibitivi e indegni, il loro figlio sarà felice nel vedere quei grossi peluche fare delle cose impensabili, il tutto mangiando nel frattempo popcorn o zucchero filato. Un circo senza sofferenze e senza sfruttamento è possibile, boicottiamo questo strumento di tortura"
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