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Cioccolato in ogni forma al Tigros di Busto Arsizio

Opsite la pasticceria Bianchi di Gallarate - Preparate Sacher, arance semicandite, boeri, cioccolatini al caffè...

Cioccolati per ogni gusto, ieri (7 novembre) al corso di cucina di Tigros di Busto Arsizio con Giovanni Bianchi dell'omonima pasticceria di Gallarate, insieme ai suoi pasticceri, Sabrina Stanghellini e Flavio Colombo, oltre ovviamente a Giovanna, la sous chef del giorno. 

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Cioccolato in ogni forma al Tigros di Busto Arsizio 4 di 32

Sul tavolo cioccolato bianco, al latte e fondente: il primo passaggio è stato quello di sciogliere il cioccolato nel microonde a 50 gradi un minuto alla volta, «a bagno maria ormai non si usa più». Nel frattempo sono state prese le arance non trattate e sbucciate e sono state messe a bollire con zucchero (dello stesso peso delle arance) e acqua. Per ottenere le arance semicandite bisognerebbe ripetere la bollitura per tre giorni consecutivi, portando ogni volta a bollore. «Le arance sono semplici da fare a casa, poi una volta pronte si condiscono con il cioccolato fondente. Lo stesso si può fare con il limone» ha suggerito Flavio. Due i metodi per ricoprire le scorze d'arancia: lasciando un pezzo di arancia candita scoperta, oppure ricoprendole completamente. Quest'ultima operazione va fatta con la forchetta e si può provare a avvolgere con il cioccolato anche il mandarino o la banana. 

Per lavorare il cioccolato sciolto sarebbe meglio usare un tavolo di marmo abbastanza grande: «Abbiamo tanti tipi di cioccolato fondente. Più il cioccolato è pregiato, più è buono perché c’è poco zucchero». La parte difficile è stemperare il cioccolato dopo averlo sciolto, sopratutto quello al latte e bianco perchè sono più delicati.

Il cioccolato è stato versato sul tavolo e, utilizzando due spatole, è stato fatto stemperare. Il fondente non diventa duro, quello al latte contiene grasso ed è preferibile farlo diventare denso sul tavolo. Per fare indurire il cioccolato basta poi metterlo in frigorifero. 

La ricetta per la ganache al cioccolato è sempre la stessa: con 500 gr di cioccolato fondente e 350 grammi di panna uht (già abbattuta e sterilizzata) si ottiene il ripieno per i cioccolatini (se il cioccolato è bianco o al latte serve meno panna: 200 gr). Per i boeri e la ganache si usa il fondente, «se sbagliate, ripartite da zero mettendo il cioccolato nel microonde». 

Il boero, elaborato da Giovanni Bianchi, necessita invece di una lavorazione lunga: «Si prendono le ciliegie sotto spirito, asciugate bene e passate nello zucchero fondant. Per far assorbire l'alcool della ciliegia nel cioccolato serve una settimana – ha spiegato Bianchi -. I boeri costano tanto perche necessitano di tanta lavorazione». Una volta ricoperte le ciliegie, si fa lo stesso con gli alchechengi, frutto di stagione. Il tutto va poi messo in frigorifero a raffreddare, perché se è caldo, il cioccolato non blocca. Una volta che il cioccolato si è indurito, il boero è pronto e va solo rinforzata la parte sotto, altrimenti rischia di uscire il liquore. «Bisogna usare tanto cioccolato».

Mentre i cioccolatini sono fatti con gli stampini, le praline vengono fatte a mano: per queste il ripieno viene composto con cioccolato e pasta al caffè. Con la sac à poche si possono creare sia a forma piramidale sia a quadratini, poi si mettono in frigo e infine si decorano a fantasia, con una piccola ganache di cioccolato bianco o un chicco di caffè. Con il cioccolato al latte si possono anche ricoprire le praline di cioccolato fondente. Per i cioccolatini invece, il cioccolato viene messo negli stampini e dopo averli lasciati in frigorifero, si staccano da soli. 

L'ultima ricetta presentata dai tre pasticceri è stata la sacher: nel suo laboratorio, Giovanni Bianchi utilizza la marmellata al lampone anzichè quella tradizionale all'albicocca. Preso il pan di spagna, è stata tolta la parte sopra e sotto, oltre alla pelle che è la parte più dura. «Non la gettiamo però perchè può servire per altre lavorazioni». Il pan di spagna è stato diviso in tre strati con un piccolo trucchetto: «La tecnica è incidere tutta la parte esterna lentamente, poi pian piano si va a tagliare verso il centro. Una volta aperta si mette la marmellata in modo equilibrato, distribuendola bene evitando di spalmarla ai bordi». Sopra una griglia, la torta è stata poi ricoperta da una ganache di cioccolato e panna (500 gr di cioccolato e 250 grammi di panna). Infine, è stato ingranellato il bordo e, dopo circa venti minuti, è stata fatta la decorazione.

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Pubblicato il 08 Novembre 2016
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