Accam, Legnano: “Busto, troviamo un accordo”
Presentato in commissione l'indirizzo di Legnano con una nuova società territoriale - Trattative in corso con i Comuni soci... Una mozione anche a Castellanza
Smaltire i debiti entro il 2021, quindi spegnere l'inceneritore dando vita a una New-Co, una nuova società che riunisca al suo interno Ala (Aemme Linea Ambiente), Agesp e Accam e che si occupi della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti di tutto il territorio. Uno scenario fattibile, secondo il vice sindaco del Comune di Legnano, Pierantonio Luminari che ieri sera, 24 ottobre ha presentato in commissione consiliare la delibera con l'indirizzo che il consiglio comunale sarà chiamato a votare in vista della nuova assemblea dei soci Accam in programma il 27 di ottobre. Nella proposta legnanese non è contemplata la fabbrica dei materiali sul sito di Borsano, ipotesi tramontata per la crisi del settore dei materiali da riciclo, ma potrebbe essere messa in discussione la realizzazione di un piccolo centro per il riciclo di materiali nobili, come l'acciaio, il bronzo o l'alluminio.
Un impianto che non andrebbe, però, a risolvere il problema dell'incenerimento dei rifiuti: «Dovremo comunque affidarci ad un altro inceneritore – ha riflettutto il consigliere di sinistra legnanese, Giuseppe Marazzini – e questo mi trova per niente d'accordo». Il Comune di Legnano, ovviamente, spera di portare a termine l'impianto Forsu dell'umido sul suo territorio e per farlo è disposto anche a rinunciare al nome di Ala, società partecipata di Amga che dopo la crisi che ha colpito l'intero gruppo gode, oggi, di una buona salute. «Busto spinge per realizzare l'impianto Forsu a Borsano ma avere due impianti analoghi su uno stesso territorio non avrebbe il minimo senso, stiamo dialogando con gli altri Comuni sopratutto con Busto, per trovare una strategia comune nella gestione dei rifiuti», ha detto Luminari.
Anche le maestranze che adesso lavorano per Accam potrebbero essere reimpiegate nella nuova società: «Uno scenario che ritengo realistico e che potrebbe anche portare ad un abbassamento delle tariffe di smaltimento, oggi più alte rispetto a quelle di mercato», ha confermato il vicesindaco. Molti i dubbi anche per il M5S che teme il uno slittamento della chiusura per via del liquidatore. Secondo Luciano Guidi (Ncd) la delibera legnanese è troppo farraginosa e per questo si asterrà.
Intanto per oggi è in programma un incontro con il sindaco di Busto, Emanuele Antonelli che non sarebbe favorevole in toto allo scenario legnanese, ed è sempre più ricorrente la voce di un interessamento da parte di una società americana per l'impianto bustocco. Domani, 26 ottobre, ci sarà invece un incontro con i comuni più piccoli soci di Accam e verosimilmente l'indirizzo di Legnano sarà presentato in consiglio comunale la sera del 26 ottrobre.
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