Caputo: “maggioranza indebolita col mio allontanamento”
Il consigliere indipendente torna sulla questione Ex Peplos e Bosco Cantoni, ribadendo il proprio ruolo in consiglio comunale...
(m.zoni) – Dopo l'assemblea pubblica per parlare del futuro dell'area Ex Peplos e del progetto del Bosco Cantoni, il consigliere Mino Caputo, eletto con la lista di maggioranza e passato poi nei banchi dell'opposizione come consigliere indipendente a sostegno anche della maggioranza. Non sul Bosco Cantoni però e lo ha dimostrato durante la serata in biblioteca evidenziando, come si legge nel comunicato diffuso da Caputo in giornata, «l’inopportunità di un’affermazione del Sindaco con la quale ha dichiarato che l’accordo con la CANTONI è stato raggiunto approfittando del momento di debolezza in cui si trovava Inghirami a causa del ricorso al TAR di Cerini di Castegnate». Secondo Caputo, «si sarebbe dovuto fare l’esatto contrario e cioè sospendere qualsiasi azione in attesa che il TAR si esprimesse». Il consigliere infine ribadisce il suo ruolo e la sua decisione di dimettersi dal gruppo "Partecipiamo", parlando di indebolimento della maggioranza grazie al suo allontamento, reputando questo un riconoscimento di valore.
Di seguito il comunicato integrale.
In riferimento all’assemblea pubblica indetta dall’Amministrazione Comunale per illustrare le decisioni adottate in merito a PEPLOS e BOSCO CANTONI, pur precisando che la partecipazione è un qualcosa di sostanzialmente diverso dall’informazione, apprezzo il rispetto dell’impegno assunto dal Sindaco nell’organizzare la riunione, ma sottolineo che la stessa non sarebbe stata necessaria se l’argomento all’odg del Consiglio Comunale del 27 Luglio scorso, anziché incominciare a discuterlo alle due del mattino, fosse stato trattato al primo punto come richiesto dai Gruppi di minoranza.
In merito ai contenuti dell’esposizione evidenzio l’inopportunità di un’affermazione del Sindaco con la quale ha dichiarato che l’accordo con la CANTONI è stato raggiunto approfittando del momento di debolezza in cui si trovava Inghirami a causa del ricorso al TAR di Cerini di Castegnate; nel rispetto di una logica procedurale si sarebbe dovuto fare l’esatto contrario e cioè sospendere qualsiasi azione in attesa che il TAR si esprimesse.
Per quel che mi riguarda devo invece sottolineare che, ad una mia puntualizzazione tecnica, anziché ricevere una risposta nel merito, sono stato accusato di aver tradito gli elettori e di aver indebolito la compagine amministrativa dando le dimissioni dal gruppo PARTECIPIAMO, rimarcando che se questo non fosse avvenuto non ci sarebbe stato l’esposto alla Corte dei Conti.
Colgo quindi l’occasione, e spero sia l’ultima, per precisare che: le mie dimissioni non sono maturate dalla sera alla mattina, ma in un contesto che si trascinava da qualche settimana e chi doveva provvedere a derimere certe questioni non lo ha fatto.
Non ho aderito ad alcun gruppo, il mio status è di Consigliere indipendente, e nel Consiglio Comunale di insediamento ho dichiarato che, se garantiti i valori e i principi fondanti del gruppo PARTECIPIAMO, avrei sostenuto l’Amministrazione. Non riesco quindi a capire in cosa consista il tradimento.
Che il mio allontanamento abbia rappresentato un indebolimento è indirettamente un riconoscimento di valore e ringrazio, ma specifico che le motivazioni della mia decisione erano: permettere al Sindaco e al gruppo di rafforzarsi politicamente avvalendosi dei contributi che ritenevano più opportuni ed evitare inutili e controproducenti tensioni.
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