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Alto Milanese nel mondo: il rilancio parte dai giovani

All'Assemblea annuale di Confindustria, il Ministro Poletti è intervenuto sul tema della globalizzazione...

Mantenere le proprie radici locali nel creare impresa a livello globale: questo il tema dell'Assemblea Annuale di Confindustria svoltasi questa mattina, 20 ottobre, alla Franco Tosi di Legnano. 

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Assemblea Confindustria Altomilanese 2016 4 di 68

«Noi siamo bravi a fare l'utile e il bello – ha esordito il Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti -. L'urgente ammazza l'mportante, questo il nostro problema: di fronte ai grandi cambiamenti cerchiamo di difenderci, ma in un mondo che cambia velocemente questo significa perdere». A margine dell'Assemblea, Poletti ha ribadito la vicinanza del ministero alla Franco Tosi. Sotto la video intervista.

Tanti però sono gli ostacoli fiscali, come ha sottolineato il sindaco di Legnano, Alberto Centinaio: «L'amministrazione comunale intende fare concessioni a favore delle attività produttive, perchè fare impresa non deve essere una gara ad ostacoli– ha commentato -. Non è facile però in questo momento difendere il lavoro».  Sul tema delle tasse, il Ministro Poletti ha ricordato la riduzione della tassazione sugli utili, un primo passo del Governo per premiare la capacità produttiva.

Il tema della globalizzazione è entrato subito nel vivo con la relazione di Giuseppe Scarpa, presidente della Confindustria dell'Alto Milanese: «Stiamo sprecando una generazione – ha dichiarato Scarpa -, abbiamo giovani istruiti ma marginalizzati nell'economia. Lo dimostra il tasso di disoccupazione che in Italia sfiora il 40%, il 30% in Lombardia. Dobbiamo quindi puntare sull'aggiornamento continuo e su un'alternanza scuola-lavoro di qualità. Invito quindi i colleghi imprenditori a fare la loro parte». Presenti all'assemblea generale i ragazzi del quinto anno dell'indirizzo meccanico del Bernocchi di Legnano. 

Che territorio vogliamo avere nei prossimi 20 anni? Ha provocato Scarpa: «Confindustria ha già proposto di adottare un pacchetto di agevolazioni fiscali e normative per attrarre nuove aziende e facilitare chi è già presente. Importante è però che ci sia omogeneità fiscale in tutto l'Alto Milanese». Concetti ribaditi anche dal presidente nazionale di Confindustria, Vincenzo Boccia. 

«La nostra fiducia è data dalla capacità lavorativa degli italiani, tra i migliori in campo imprenditoriale – ha commentato Felice Rossini, che di aziende nel mondo ne ha 7 –. La gestione operativa è differente nei diversi Paesi: insegnare agli americani o agli indiani per esempio non è facile, spesso mando gli italiani ad avviare l'attività». La Rossini Spa di Rescaldina è nata come bottega artigiana nel 1928 ed ora produce rivestimenti industriali con gomma e plastica. 

Cosa ha motivato invece Alberto Presezzi a rilanciare la Franco Tosi? «Nonostante lo scetticismo di molti – ha spiegato Presezzi -, abbiamo pensato di creare valore con l'acquisizione di un'azienda storica, sapendo bene di fare un gesto di forte responsabilità. Non sono pentito di questa scelta, anche grazie alla vicinanza dell'amministrazione, dei sindacati e del team di lavoro che, nonostante questi anni brutti, ha ancora molte competenze e senso di appartenenza». Per la Franco Tosi il mercato è principalmente estero: sono stati annunciati tra l'altro nuovi accordi in America centrale e progetti importanti anche con Giappone e Medio Oriente. Il consiglio di Presezzi a giovani di oggi è quello di «sentirsi orgogliosi di essere italiani soprattutto quando si gira il mondo, perché all'estero ci vedono eleganti, capaci e con una marcia in più».

Galleria fotografica di Luigi Frigo

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 20 Ottobre 2016
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