Immagini riprese dalla pagina facebook della capogruppo consiliare del Pd di Legnano, Monica Berna Nasca

---

L'eurodeputata del Partito Democratico, Patrizia Toia, ha fatto visita ai migranti ospitati a Legnano.

Accompagnata dal sindaco Alberto Centinaio, dall'assessore ai servizi Sociali, Gian piero Colombo, dal capo gruppo consiliare del Pd di Legnano, Monaca Berna Nasca,  dalla presidente del Patto dei Sindaci, Sara Bettineli e dal presidente dell'azienda consortile SOLE, Giambattista Bergamaschi, la politica ha potuto conoscere questa realtà di accoglienza legnanese, pranzando anche con loro e i Padri Somaschi che gestiscono la struttura.

«Troppo spesso la TV e i giornali ci mostrano solo quello che non va delle strutture di accoglienza in Italia – scrive l'eurodeputata in un post facebook dal titolo "la buona accoglienza, l'esempio dell'Alto Milanese – Invece quando i Comuni si preparano, fanno rete e mettono in campo, con il territorio, una progettualità, nascono delle buone pratiche che dobbiamo far conoscere e diffondere. Devo davvero ringraziare e complimentarmi con i comuni dell’alto milanese, in particolare Alberto Centinaio sindaco di Legnano e Sara Bettinelli sindaco di Inveruno che ho incontrato questa mattina, perché hanno fatto un ottimo lavoro preparatorio. Legnano gestisce già sul proprio territorio delle strutture e tutto l'Alto milanese è invece è pronto a farlo in modo coordinato, con progetti di accoglienza integrati e validi che potrebbero essere un esempio di dusribuzone diffusa, contro la logica degli insediamenti concentrati di grandi gruppi . Speriamo che ora la Prefettura e la Città metropolitana accompagnino fino in fondo questa disponibilità perché si colgano i risultati di questo impegno dei sindaci».

L'onorevole Toia ha poi incontrati anche i rifugiati afghani che beneficiano del sistema di protezione SPRAR ospitati in strutture di privati sul territorio:  «In entrambi i casi – prosegue l'eurodeputata – grazie anche a una rete positiva che coinvolge le migliori energie del territorio, ci sono programmi per i ragazzi, dall’apprendimento della lingua, all’avvio alla formazione professionale, dall’inserimento nel volontariato con ruolo attivo, alla disponibilità a dare mano per le esigenze locali. Ed è così che si riescono a cogliere buoni frutti con un duplice risultato: i ragazzi non restano inattivi e la realtà locale ne trae beneficio. Quando ci lamentiamo perché vediamo “bighellonare” molti giovani immigrati nelle nostre strade dovremmo convincerci di più a sostenere le tante belle iniziative distribuite sul territorio. Questa è la vera prevenzione dalla devianza, oltre che la strada giusta per tutti».

I Comuni del'Alto Milanese hanno siglato un protocollo d'intesa, sottoposto al prefetto di Milano, per un'accoglienza diffusa sul territorio, modello a cui sta lavorando anche l'Anci, l'associazione che rappresenta i Comuni italiani.