Il bullismo isola, schiaccia e ammutolisce. Le vittime si sentono sole, senza la possibilità di parlare con nessuno, inermi di fronte a tutto quel male e a quelle vessazioni che ogni giorno devono soffrire. Questa situazione deve, e può, cambiare. E un grido di speranza arriva da Cerro Maggiore. Un gruppo di giovani e di professionisti si è messo a disposizione per non fare sentire più nessuno solo, per aiutare a guidare le vittime fuori dall'incubo e per insegnare ai genitori e agli insegnanti a riconoscere i segnali d'allarme e il mondo della rete, sempre più spesso amplificatore di questo fenomeno.

Oggi, sabato 8, è stato inaugurato il primo punto di ascolto antibullismo dell'Associazione Contro il Bullismo Scolastico. Un taglio del nastro che ha visto anche la partecipazione della senatrice Elena Ferrara, prima firmataria della legge contro il cyberbullismo.  «Oggi è come se fosse il mio terzo compleanno – ha commentato il presidente di ACBS Vincenzo Vetere -. Il primo è il mio giorno di nascita, il 4 di aprile, il secondo è la nascita dell'associazione, il 9 febbraio, e il terzo è oggi, l'apertura del nostro primo punto di ascolto». La scelta di aprire una sede proprio a Cerro non è casuale. Un anno e mezzo fa la prima serata del giovane di Magnago contro il bullismo si tenne proprio a Cantalupo, dove conobbe il suo braccio destro: la cerrese Giada Spataro (qui il nostro articolo). Da allora altri compagni di squadra si sono aggiunti a ACBS, decine di incontri in ogni parte di Italia, interviste in tv e sui giornali, ma anche tanta fatica e tanta passione. Questo quello che ha permesso di arrivare a oggi. «Questo sarà un punto di ascolto pilota, è uno dei primi a livello nazionale – ha spiegato Vetere -. Vogliamo capire l'età delle vittime, che scuole frequentano e quanto è diffuso il fenomeno».

Il punto antibullismo dedicato a Gloria Spataro lavorerà in stretta sinergia con il Comune di Cerro Maggiore, che ha concesso la sede al primo piano della Biblioteca Oriana Fallaci di via San Carlo. Ogni primo e terzo sabato di ogni mese dalle 15 alle 18 avvocati, psicologi, educatori professionali, pet therapy e assistenti sociali saranno a disposizione di chiunque avesse bisogno. Oltre all'accoglienza e all'orientamento delle vittime il punto antibullismo vuole essere anche motore di conoscenza del fenomeno e dei social network, organizzando corsi di informatica per genitori e insegnanti.

«Non è senza preoccupazione che sono partita insieme a Vincenzo e Giada per questa avventura – ha affermato il vice sindaco Piera Landoni -. Non sarei un amministratore corretto se non lo facessi. Questa è una strada nuova, un'esperienza unica, e ora sono emozionata tanto quanto loro di aver compiuto questo passo importante. Quello che ci aspettiamo da questo punto di ascolto è di dare risposta a un bisogno e fare emergere questo fenomeno che vive di omertà e paura. Spero che questo luogo diventi un punto di riferimento non solo per Cerro Maggiore, ma per tutto il territorio».