"Riemergere si può. Parliamone": con questo slogan la Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio lancia la propria campagna di sensibilizzazione verso un fenomeno sempre più in crescita. Diversi i casi riscontrati sul territorio, dai tentati suicidi all'atto mortale. E' diventato quindi sempre più importante l'aiuto verso chi mostra sentimenti di sofferenza e una possibile pianificazione di un gesto fatale. Da qui nasce il servizio di Telefono Amico, che tra le venti sedi in Italia, ne ha anche una a Busto Arsizio. 

Telefono Amico è un servizio di ascolto telefonico gratuito, anonimo e confidenziale, che cerca di aiutare a risolvere le tensioni emotive e a far ritrovare benessere nelle relazioni personali. Proprio l'anonimato rende difficile stilare statistiche e percentuali sul successo del servizio: gli operatori telefonici infatti non sanno se il loro aiuto è andato a buon fine oppure no.

«È importante comunicare e sensibilizzare il maggior numero di persone sul fenomeno del suicidio, perché così si può tentare di prevenirlo – spiega Dario Briccola, Presidente di Telefono Amico Italia –. Fondamentale però è porre l’individuo, e non il suo disturbo, al centro del problema, eliminando ogni forma di stigma per infrangere quel silenzio deleterio che si sviluppa intorno a questo tema».

Stretta la collaborazione tra Telefono Amico e Ferrovie dello Stato, spesso punto di ritrovo di un certo tipo di disagio. «A Busto Arsizio siamo una quarantina di volontari formati per affrontare determinate situazioni di disagio – spiegano i responsabili di Telefono Amico Busto Arsizio,  presenti con un gazebo sul piazzale davanti la stazione RFI –. Le fasce di età che aiutiamo sono diverse: ad avere più predisposizione al suicidio sono gli adolescenti, spesso non supportati adeguatamente dai rapporti familiari, o con difficoltà di amicizie di gruppo. La realtà sociale gioca infatti un ruolo importante».

Tra le cause del suicidio vi sono anche problemi di natura economica e affettiva, la solitudine, la disoccupazione, i disturbi psichiatrici e depressivi, l'abuso di alcool e sostanze stupefacenti, i traumi infantili. L'atto estremo del suicidio è considerato un problema sociale in quanto coinvolge un cerchio di persone che a loro volta cadono in stati di depressione e disagio economico.

«Quando qualcuno ci chiama – sottolineano i responsabili della sede bustocca -, noi ascoltiamo mettendoci nei loro panni, cercando di rassicurare e dare la certezza di non essere solo. Cerchiamo inoltre di individuare possibili risorse personali da sfruttare. Infine proviamo anche a dare indicazioni pratiche e strutturali su come comportarsi (come per es. rivolgersi agli enti pubblici), che però non vengono sempre accettate. A influenzare negativamente le persone in condizioni di disagio sono i media che enfatizzano i casi di suicidio, anche se è stato riscontrato che spesso le notizie fanno da stimolo positivo in chi vive situazioni di sofferenza». 

Ad ottobre partirà la ricerca di volontari che vogliano mettersi in gioco nell'aiutare chi si trova in difficoltà, mentre a dicembre partiranno i corsi di formazione. Il numero unico di Telefono Amico è 199-284284