Quantcast

Forsu a Borsano: «Avete la bacchetta magica?»

Legnano interviene sull'impianto per l'umido, già in progetto in via Novara, che Accam vorrebbe a Borsano...

L'amministrazione comunale di Legnano interviene sulla questione relativa all'impianto per lo smaltimento dell'umido, Forsu. Decisa – e obbligata per non pagare un danno erariale – a portare avanti il progetto già esistente in via Novara, a Legnano, la giunta Centinaio si rivolge ai soci di Accam «a guardare la realtà per quella che è, dato che non ci sono i soldi per realizzare un analogo impianto a Borsano e che questo non può essere realizzato con la bacchetta magica». Di seguito l'intervento completo. 


Nel corrente mese debbono trovare soluzione politica ed industriale problemi territoriali di smaltimento rifiuti che, impostati molti anni fa, stanno coinvolgendo intensamente i Comuni soci di ACCAM e di AMGA negli ultimi 2 anni.

Il Comune di Legnano ha sempre gestito questa vicenda ispirando la propria linea ad alcuni criteri imprescindibili:

1) chiarezza dei tempi e dei costi

2) fattibilità delle proposte

3) massimo grado di condivisione fra i soci

4) legittimità delle procedure adottate

5) tutela della salute e dell’ambiente

6) salvaguardia dei posti di lavoro

Basandoci su questi precisi criteri, nel corso del 2015, avevamo evidenziato seri dubbi sulla effettiva praticabilità di alcune proposte avanzate dai soci (chiusura immediata degli impianti, “fabbrica dei materiali”, ecc..). I fatti purtroppo ci hanno dato ragione e numerosi Comuni che inizialmente ci avevano criticato hanno dovuto successivamente ricredersi.

Dalle dichiarazioni e dalle anticipazioni che precedono le discussioni dei prossimi giorni ci pare di capire che alcuni soci vogliano ora nuovamente riaprire polemiche con Legnano. Questa volta l’oggetto del contendere è l’impianto FORSU di Via Novara.

Per quanto ci riguarda abbiamo già ribadito in più occasioni che in quanto pubblici amministratori siamo tenuti a garantire la salvaguardia degli investimenti fatti dai nostri predecessori nella attuazione di delibere consiliari. Chi ha gestito Legnano prima di noi ha deciso di realizzare un impianto FORSU in Via Novara. Abbiamo ereditato quell’iter e lo stiamo portando a termine con il sostegno di rigorosi piani industriali che ne certificano il ritorno dell’investimento e con il riconoscimento ufficiale della sostenibilità ambientale. L’abbandono di quella procedura a favore di chicchessia (ACCAM inclusa) e senza adeguate compensazioni verrebbe chiaramente letta dalla Corte dei Conti come danno erariale.

Ma se anche non esistesse il progetto di Via Novara, in qualità di soci ACCAM ci preme portare l’attenzione sui veri problemi e sulle priorità della società.

Che non sono certamente quelli di fare nuovi impianti e/o indebitare ulteriormente una società che già vive una situazione deficitaria sotto il profilo economico e finanziario.

Ricordiamo a tutti che ACCAM – per il terzo anno consecutivo – chiuderà il bilancio 2015 in passivo. Ricordiamo anche che la nuova legge sulle società partecipate dice con chiarezza che 

«le amministrazioni … non possono … effettuare aumenti di capitale, trasferimenti straordinari, aperture di credito, rilasciare garanzie a favore di società partecipate… che abbiano registrato, per tre esercizi consecutivi perdite di esercizio ovvero che abbiano utilizzato riserve disponibili per il ripianamento di perdite anche infrannuali». (art. 14)

Ma davvero c’è qualcuno che può affermare con serietà che una situazione del genere possa essere risolta realizzando l’impianto FORSU a Borsano anziché a Legnano?

Si pensa forse che l’impianto possa essere realizzato con la bacchetta magica? I tempi di realizzazione li conosciamo bene: fra progetti, autorizzazioni, procedure burocratiche, lavori, collaudi, ecc… i tempi stimati non sono inferiori ai 2 anni. E da qui al 2018-19 come si pensa di “salvare” ACCAM?

E quale istituto finanziario potrà ragionevolmente finanziare una società in queste condizioni?

A meno che alcuni Comuni pensino di finanziare il tutto con i propri bilanci e quindi con i soldi dei cittadini: noi non saremmo disponibili a farlo anche nel caso in cui non fossimo impegnati con l’impianto di via Novara. Gli altri Comuni se la sentono? Hanno le risorse per attuare questo progetto?

Insomma, per dirla in sintesi: non è l’impianto FORSU di Via Novara a Legnano che ha generato i problemi di ACCAM; non sarà l’impianto FORSU a Borsano che potrà risolverli.

E’ tempo di tornare con i piedi per terra. Occorre fare i conti la realtà dei numeri e della legge. E occorre una volta per tutte che i soci ACCAM, senza demagogie, senza strumentalizzazioni e senza infingimenti, guardino la realtà per quella che è. E con la serietà dei buon padre di famiglia disegnino per ACCAM un futuro realistico e concreto.

Amministrazione Comunale di Legnano

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
Noi di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi in modo puntuale.
Pubblicato il 06 Settembre 2016
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore