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Addio a Candido Poli, partigiano legnanese sopravvissuto a Dachau

L'ex lavoratore della Tosi si è spento all'età di 93 anni...

Si è spento all'età di 93 anni il legnanese, ex dipendente della Franco Tosi, Candido Poli. Sopravvissuto ai campi di concentramento, dov'è stato deportato come partigiano, è venuto a mancare nella serata di ieri,  primo settembre, a Cantalupo nella casa di riposo dove era ricoverato. I funerali saranno celebrati domani, 3 settembre, alle 10, nella chiesa del Redentore, a Legnano.

Combattente in Val D'Ossola fu arrestato durante una missione tra Busto Arsizio e Legnano per poi essere deportato a Mauthausen, Dachau e Bernau, dove ha vissuto atroci sofferenze mai raccontate ai familiari ma trasmesse in tarda età attraverso interviste e testimonianze nelle scuole:«E' stato un padre presente nonostante il suo forte impegno sociale e politico – ricorda commosso il figlio Maurizio Poli  -. Ci ha insegnato il senso di giustizia ed equità. Oltre che i principi di lealtà e rispetto. Mio padre non ci ha mai parlato di quanto ha vissuto nei campi di concentramento: ho appreso del suo vissuto solo attraverso i libri e le interviste da lui rilasciate in tarda età. Per tutta la sua vità papà ha cercato di cancellare il trauma subito, di notte aveva incubi. Verso i 70anni ha iniziato a raccontare parte del suo vissuto, attraverso interviste e incontri nelle scuole. Poi è arrivata la malattia che ha progressivamente mescolato e cancellato quegli anni. Nel 2012 è stato ricoverato e da allora non ha potuto più partecipare alle manifestazioni dedicate alla Memoria. E' deceduto in serenità. E' stato un grande padre».

«Con la morte di Candido Poli scompare l’ultimo testimone legnanese delle tragedie che si consumarono nei campi di sterminio nazisti. – scrive in una nota il sindaco Alberto Centinaio – Ho avuto modo di conoscerlo di persona e di incontralo più volte: ogni volta era per me motivo di arricchimento e un’occasione per riflettere su uno dei periodi più bui della storia. Ho trovato in un libro una sua dichiarazione che definisce bene lo spessore umano dell’uomo. Parlando dei 13 mesi da lui trascorsi a Dachau così diceva: "Lì ho trovato la porzione più calda e viva del cuore umano… quel qualcosa che portiamo in noi, spesso senza rendercene conto, e che è infinitamente più tenace della morte stessa". In quell’inferno, Candido Poli riuscì a non smarrire la propria dignità di uomo e quei valori di pace, giustizia e libertà che lo avevano fatto arrestare. Fino a pochi anni or sono portava nelle scuole, in mezzo ai giovani, la sua testimonianza per tenere viva la memoria dei campi di sterminio e delle atrocità che in essi si compivano. Una preziosa azione educativa rivolta alle giovani generazioni spesso assetate di valori in cui credere. Il gonfalone di Legnano sarà presente ai suoi funerali per rendere omaggio ad un cittadino che con la sua vita ha dimostrato la bellezza e la forza della libertà e che nel 1986 fu insignito della Benemerenza Civica».

La sua storia è stata ricordata anche il 26 gennaio 2016 all'ultima Giornata della Memoria, celebrata all'interno della Franco Tosi (nella foto in alto con il presidente Anpi Luigi Botta) dove ha lavorato e militato come membro attivo della Resistenza. 

A questo link il contributo del professor Giancarlo Restelli sulla vita di Candido Poli. 


La Sezione ANPI  di Legnano annuncia con dolore la scomparsa di Candido Poli, Presidente Onorario, Partigiano combattente, reduce dai lager nazisti di Mauthausen, Dachau e Bernau, Poli ha speso la sua operosa esistenza nei molti ambiti dell’ attività sociale e politica della nostra città

Indissolubilmente legato alla nostra Associazione , ha ricoperto per alcuni anni la carica di presidente della Sezione.

L’ ANPI tutta si unisce al dolore della famiglia nel riconoscente ricordo del partigiano Candido.

Alla famiglia ed alla nostra Sezione è giunto il cordoglio del Presidente provinciale dell’ANPI di Milano Roberto Cenati.

                                                                          IL DIRETTIVO DI SEZIONE


Un grande e sofferto abbraccio a Candido e alla cara famiglia Poli. Piango per la morte di questo mio vecchio amico, con il quale ho condiviso battaglie sociali e culturali, con l’Anpi e con la sinistra. Le diverse vedute politiche non hanno mai scalfito la stima, il rispetto  e la voglia di lavorare insieme per il bene della città, per accrescere e diffondere quei principi di libertà, uguaglianza e giustizia che contrassegnarono i suoi anni da partigiano prima e poi da deportato.
Se ne va uno dei più simbolici testimoni di quei tempi bui e al contempo pieni di speranza; resta  la memoria, che non deve e non può essere cancellata. Non dimentichiamo Candido. Non dimentichiamo.

Umberto Silvestri
Assessore Cultura
Città di Legnano

 


Domani mattina, alle 8.15, i ciclisti della Us Legnanese, da poco rientrati in Italia proprio da Auschwitz  diretti a Roma, partiranno dalla sede di via Quadrio per recarsi a Cantalupo e rendere omaggio alla salma del partigiano Candido Poli. Quindi la ripresa della Pedalata per la Pace per arrivare alla capitale dove all'udienza generale di papa Francesco verrà donata al Pontefice la maglia ufficiale dell'iniziativa promossa dalla US Legnanese. 

 

 

 

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 02 Settembre 2016
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