Nociva per la salute dell'uomo, per l'agricoltura e per l'ambiente, questa pianta (appartenente alla famiglia delle Composite), cresce praticamente ovunque: nei terreni incolti, nei giardini, ai bordi degli orti, lungo i fossi, nei cantieri edili, sui cigli stradali e nei terrapieni ed è completamente priva di odore. Fiorisce tra la fine di luglio e l'inizio di settembre e il suo polline è causa di forti allergie. La presenza, nella nostra area geografica già accertata qualche anno fa, del coleottero "OPHRAELLA COMMUNA"(immagine a fianco), si conferma essere un interessante strumento di controllo biologico per la pianta ambrosia in quanto le larve e gli adulti di questo insetto si alimentano principalmente delle foglie provocandone il disseccamento e impedendo di fatto la pollinazione contribuendo alla diminuzione di polline aerodisperso.

L'incuria delle aree sopraccitate è uno dei fattori di maggiore diffusione della pianta, l'Amministrazione Comunale, per tutelare la salute dei cittadini, ordina ai proprietari e/o conduttori di terreni agricoli incolti, agli amministratori di condominio, ai conduttori di cantieri edili e a tutti i soggetti coinvolti, di eseguire periodici interventi di manutenzione e di pulizia delle aree di loro pertinenza, secondo il seguente calendario:

* 1° sfalcio da effettuarsi nell'ultima settimana di luglio e comunque entro il 31 luglio;
* 2° sfalcio tra il 16 e il 25 agosto.
Per le aree agricole: uno sfalcio da effettuarsi nella prima settimana di agosto e comunque entro il 10 agosto e, in caso di necessità, un ulteriore intervento all'inizio di settembre.
Chiunque dovesse violare tali disposizioni, sarà punibile con una sanzione amministrativa (prevista dall'articolo 70 del Regolamento di Polizia Urbana) che va dai 400 ai 500 euro.
Si tenga presente che, in caso d'inottemperanza al successivo Ordine impartito, il Sindaco provvederà d'ufficio a far eseguire gli sfalci, addebitando le spese agli interessati e provvedendo poi a inoltrare denuncia all'autorità giudiziaria. 
In allegato, il testo completo dell'ordinanza