Nessuna partecipazione è possibile sui bilanci comunali. 
È questa la decisione della maggioranza guidata dal Sindaco Vercesi, che ha respinto gli emendamenti presentati da Patto civico per S. Vittore Olona, alla proposta di regolamento di contabilità, in discussione nel Consiglio comunale dell’8 giugno 2016.

La proposta del Patto civico mirava anzitutto a modificare la previsione del regolamento relativa alla tempistica di approvazione del bilancio preventivo, che di fatto elimina qualsiasi reale possibilità di presentare emendamenti da parte dei consiglieri e, in generale, uno spazio congruo di esame del bilancio: per proporre emendamenti si concedono infatti ai consiglieri incredibilmente solo 3 giorni di tempo dalla presentazione dello schema di bilancio, la quale peraltro avviene solo 7 giorni prima della seduta del Consiglio comunale convocata per l’approvazione, riducendo così anche le possibilità di coinvolgere efficacemente la stessa commissione consiliare. 

Inoltre si voleva proporre l’introduzione di due strumenti partecipativi, già adottati da più Comuni, ossia la possibilità di avviare il processo del bilancio partecipativo, attraverso il quale, anche per singoli ambiti e su risorse già disponibili, il Comune può raccogliere progetti e indicazioni di priorità dei cittadini e delle realtà sociali circa il loro utilizzo, nonché l’implementazione della rendicontazione sociale, volta a evidenziare l’impatto sociale delle scelte amministrative, consentendo ai cittadini di conoscere con maggiore chiarezza e trasparenza le politiche svolte dall’Amministrazione e la loro efficacia in termini sociali.

Invece di discutere sul merito delle proposte, il Sindaco ha sviato la discussione sulla tempestività della presentazione degli emendamenti, ritenuta tardiva perché avvenuta a meno di 48 ore dalla seduta consigliare. Peccato che il Sindaco ha confuso i termini a giorni con i termini a ore, dato che il Regolamento del consiglio prescrive che gli emendamenti siano presentati “due giorni” prima del consiglio comunale e non 48 ore prima, e il termine è dunque rispettato se la proposta giunge, come in effetti è giunta, entro la mezzanotte del secondo giorno antecedente. Interpretazione pacifica per i giuristi, ma scusiamo il Sindaco che giurista non è (mentre lo è chi ha presentato gli emendamenti).
Nessuna valida ragione di opposizione alle proposte del consigliere Fedeli è stata presentata dalla maggioranza. Per giustificare la pretesa impossibilità di partecipazione e informazione sul bilancio, si è solo fatto presente che la sua definizione è soggetta a incertezze fino all’ultimo momento. Questa situazione accomuna tutti i comuni, eppure, chissà come mai, i relativi regolamenti di contabilità prevedono tempistiche che garantiscono la partecipazione dei consiglieri. Non mancano poi comuni (da ultimo il comune di Parabiago, ma segnaliamo anche le esperienze di Legnano, Rescaldina, Canegrate), che hanno effettuato sperimentazioni del bilancio partecipato. S. Vittore Olona insomma fa caso a sé, esempio negativo di un comune dove le ragioni di una maggiore partecipazione e i più moderni principi di governance comunitaria, condivisa e partecipata e di cittadinanza attiva continuano a non trovare accoglienza.

Avv. Alberto Fedeli
Capogruppo consiliare per la lista “Patto civico per San Vittore Olona”