“Cultura, conoscenza e dialogo armi della Resistenza di oggi”
Celebrata la Festa della Liberazione a Cerro Maggiore e Cantalupo con i due tradizionali cortei...
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Un 25 aprile che non deve diventare "solo un rituale ripetuto di anno in anno", ma che deve riscoprirsi occasione per "interrogarci sul nostro presente, sulle sfide che si pongono di fronte a noi come comunità nazionale, sulla nostra capacità di realizzare, sia individualmente che collettivamente, i valori e le promesse che il movimento della Resistenza ci ha lasciato". E' con questo spirito che Cerro Maggiore e Cantalupo hanno festeggiato la Festa della Liberazione.
Questa mattina, lunedì 25, amministrazione, forze dell'ordine, associazioni e cittadini hanno ricordato questa importante data nei due classici cortei che attraversano le vie di capoluogo e frazione. Corone di fiori sono state poste ai cippi commemorativi.
"Resistere oggi significa imbracciare le armi della conoscenza, della cultura e del dialogo – hanno ricordato il sindaco Teresina Rossetti e il vicesindaco Piera Landoni nei loro discorsi tenuti ai cimiteri di Cerro e Cantalupo, in cui hanno ricordato anche il ruolo delle donne all'interno del movimento partigiano (per leggere il discorso integrale clicca qui) -. Resistere, oggi più che mai, significa scegliere a testa alta e schiena dritta, sempre, la difesa della dignità e della vita umana contro ogni forma di qualunquismo, populismo e difesa dell'esistente".
"Il 25 aprile quest'anno cade in un complesso di vicende europee che riporta l'orologio della storia in un tempo dove la civilità e le pratiche democratiche erano pesantemente oscurate – hanno affermato per ANPI Cerro Maggiore il presidente Ambrogio Proverbio e il vicepresidente Donato Barbano, sottolineando la drammatica situazione internazionale -. Mai come oggi la pace, bene prezioso conquistato dalla Resistenza italiana ed europea, è in serio pericolo. La guerra è di per sè il contrario dei diritti umani perchè ogni guerra necessariamente li calpesta e non di rado li annulla. Ma i diritti umani sono il fondamento della nostra convivenza, messo in discussione dall'ostracismo jihadista che ha provocato centinaia di vittime innocenti a Parigi e Bruxelles. Ma l'Europa, nella quale si stanno pericolosamente ripresentando movimenti di chiara marca neonazista e neofascista, che arrivano fin dentro i governi, sembra soltanto capace di erigere muri, reticolati, barriere e filo spinato e abbandono quale risposta per respingere decine di migliaia di immigrati, povera gente in fuga da guerre e disperazione. Non è questa la società che sognavano i combattenti per la Libertà".
Le foto di Cantalupo sono state scattate da Federico Proverbio
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