Legnano: una “macchinetta” ogni 114 abitanti
Il rapporto più alto rispetto a Rescaldina, Dairago, San Giorgio e Villa Cortese - Presentati i dati ...
5 Comuni, una popolazione totale di 94087 persone e 681 "macchinette" tra slot machines e videolottery in 126 locali. Una macchinetta ogni 138 abitanti. Un dato molto alto tenendo conto che in Lombardia la media è di una ogni 200 abitanti. Succede proprio nel Legnanese, nei comuni di Dairago, Legnano, Rescaldina, San Giorgio su Legnano e Villa Cortese.
I numeri arrivano da una mappatura georeferenziata del territorio nell'ambito del progetto di contrasto alla ludopatia "Quando il gioco ritorna una gioco". La città con più macchinette è Legnano, che conquista il primo posto della triste classifica con una macchinetta ogni 114 abitanti. A seguire, sul podio, troviamo Rescaldina (1/138) e San Giorgio su Legnano (1/329). Chiudono la classifica Villa Cortese (1/365) e Dairago (1/523).
Ma la mappatura non si è fermata qui. A 1052 studenti delle classi terza e quarta superiore di Mendel, Galilei, Tirinnanzi, Bernocchi, Barbara Melzi e Dell'Acqua è stato somministrato un questionario per sondare il loro grado di dipendenza dal gioco d'azzardo. Tra loro, ben 96 alunni (9%) hanno dichiarato di aver già messo in atto comportamenti fortemente a rischio come l'incapacità di controllarsi, l'impulsività, l'aver mentito a genitori e amici e l'aver avuto discussioni per il proprio comportamento di gioco. I dati variano molto da scuola a scuola, tant'è che una struttura – taciuta dallo studio – presenta dati 3 volte superiori rispetto a un'altra.
A incidere nella differenziazione dei dati anche il genere (i maschi sono più a rischio rispetto alle ragazze, 14% contro il 3%, e tendono a giocare scommesse sportive, contro i gratta e vinci delle giovani), il rendimento scolastico (+20% per le insufficienze rispetto al campione totale), una maggiore tendenza ad avere altre dipendenze come alcol o fumo e la quantità di soldi a disposizione.
Da non dimenticare che il "giocatore tipo" tende a frequentare case slot in luoghi diversi dal suo comune di residenza per paura di essere riconosciuto e che tanti di loro non sono consapevoli di avere un problema. Il primo passo verso la terapia per chi soffre di ludopatia generalmente è compiuto su insistenza o con il supporto di un familare. Lo sportello d'ascolto lanciato dai comuni, da metà ottobre ha aiutato 8 familiari e 5 giocatori.
"In progetti come questi è davvero importante la collaborazione tra comuni – ha commentato Giambattista Bergamaschi, presidente del tavolo politico del Piano di Zona del Legnanese -. Sono interventi per cui il singolo comune non sarebbe in grado o farebbe fatica a agire con risultati altrettanto proficui se si presentasse da solo. Credo che questo sia certamente un valore aggiunto".
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