Sei colpito da immagini “orfiche” dipinte in una sana ingenuità espressiva.

E’ un incontro del reale col fantastico dove i suoi personaggi sono proiettati in uno spazio e in una dimensione atemporale.

Nella sua pittura trionfa un universo emotivo e immaginario scandito secondo i suoi ritmi e i suoi “amori”.

Sono voli, fughe del cuore. Silvia dipinge ciò che fa rima con amore.

Una ricerca la sua, che punta a metà strada fra evocazione e rappresentazione pittorica.

Il suo colore è legato ad una simbologia interiore dove prevale il rosso delle passioni e il blu degli spazi aperti – cielo – mare – libertà.

Le sue figure, quasi sempre innamorate si muovono in una realtà, seppur nell’intimo, carica di poesia che fa i conti con una società percorsa da una sotterranea inquietudine.

Ultimamente la sua pittura si è arricchita di una nuova linfa, di una luce che libera i colori in frammenti iridescenti che si atomizzano nella dimensione del dipinto.

Si dice che ogni personale sia un punto di arrivo, per Silvia Vavarella alla sua prima “prova pubblica” è sicuramente anche il punto da dove ripartire verso nuovi  e sereni “cieli artistici” da conquistare.      (A.G.)

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La mia prima prova pubblica si è conclusa con una buona affluenza di visitatori.

Sono contenta di aver avuto la possibilità di estenare la mia gratitudine a  tutte le squadre e all’arte che sono stati i miei compagni di viaggio.

Desidero ringraziare sentitamente l'assessore alla cultura Elena Gasparri e tutto il comune di Rescaldina per aver da subito condiviso e creduto nell'iniziativa, oltre che per la competenza, disponibilità e apertura dimostrata nell'accompagnare il progetto in tutte le sue fasi: dall'entusiastica e generosa accoglienza iniziale al supporto per la concessione del patrocinio, dalla divulgazione e pubblicizzazione dell'evento su tutti i canali disponibili fino alla partecipazione attiva all'inaugurazione.

Silvia Vavarella