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L’organo del santuario “San Felice Gajo” suonerà all’Ospedale

Con un concerto nella cappella cattolica è stato inaugurato lo strumento donato da Giovanni Pozzi Repossini...

Le note dell'organo elettronico del santuario sconsacrato “San Felice Gajo” di Parabiago da ieri, mercoledì 30 marzo, allieteranno i pazienti dell'Ospedale di Legnano.

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La donazione alla Cappella cattolica dell’Ospedale di Legnano 4 di 11

A donare lo strumento è stato Giovanni Pozzi Repossini, in memoria degli zii, comm. Raffaele Lampugnani e Donna Maria Repossini Lampugnani. Alla cerimonia, svoltasi nella Cappella cattolica dell’Ospedale legnanese, ha presenziato Marina Gerini direttore socio-sanitario dell'Asst Ovest Milanese (ex Azienda ospedaliera di Legnano).

«Uno degli obiettivi principali della nuova Asst è quello di unire sempre di più l'ospedale al territorio anche attraverso donazioni come queste – ha spiegato la dottoressa Gerini -. È stata posata una targa a ricordo dei defunti, in segno di una vicinanza al territorio che si alimenta sempre con nuove azioni. Ricordiamo che la famiglia Repossini Lampugnani, in passato, ha sostenuto economicamente la costruzione di interi padiglioni del vecchio Ospedale di via Candiani. L'organo, dopo essere stato restaurato, ha trovato una nuova collocazione e una nuova vita proprio qui nella cappella cattolica».

In occasione della donazione si è tenuto un breve concerto che ha visto impegnati al canto l’infermiera professionale della Dialisi, Marina Malavasi e il responsabile del Pronto soccorso legnanese, dottor Giancarlo Razionale, accompagnati all’organo dal responsabile della Pneumologia legnanese, dottor Enrico Rottoli. Non sono mancate le note della cornamusa, suonata dal dottor Bruno Brando (Direttore del Centro Immuno Trasfusionale dell’ASST Ovest Milanese).

«In vista della sconsacrazione del Santuario di San Felice situato a Parabiago, da generazioni proprietà della mia famiglia, ho deciso di mettere a disposizione del territorio gli arredi e le opere d’arte che ne adornano l’interno – ha affermato Giovanni Pozzi Repossini -. Tra questi, l’organo, che ho scelto di donare alla cappella dell’ Ospedale di Legnano, strumento che ha accompagnato la celebrazioni fino al 1995, anno in cui il Santuario, per ragioni indipendenti dalla mia volontà, venne chiuso al culto. Con questo gesto, intendo onorare la memoria dei miei antenati, il commendatore Raffaele Lampugnani e Donna Maria Repossini Lampugnani, in segno di continuità nel ripercorrere la strada a suo tempo da loro intrapresa nell’interesse della comunità».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 31 Marzo 2016
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