Processione al cimitero profanato: “Rispondiamo con la pietà”
Benedette tutte le tombe a Cantalupo - Un centinaio i presenti - Cecchetti scrive al prefetto
Una chiesa che non è riuscita a contenere tutti, strade percorse da un fiume di persone, due comunità intere strette nel dolore. Erano più di un centinaio i fedeli che hanno partecipato oggi, lunedì 21, alla processione partita dalla parrocchia di San Bartolomeo di Cantalupo e arrivata al campo santo, vittima della profanazione dei giorni scorsi.
"Questa sera siamo qui per contrapporre alla bestialità un gesto di pietà – ha affermato, durante l'omelia alla cappella del cimitero di Cantalupo, il parroco don Roberto Verga –. Insieme, le due parrocchie di Cerro Maggiore e Cantalupo, alla presenza delle autorità civili e militari, porgono il loro gesto di pietas cristiana". Nessuna distinzione tra capoluogo e frazione. Numerosi, infatti, i cerresi che hanno voluto partecipare alla processione per manifestare la propria vicinanza simbolica ai cantalupesi.
"Di fronte alla tomba dei nostri cari, ci fermiamo a pensare, a riflettere e guardando le date noi rileggiamo la loro vita – ha continuato don Roberto, prima di procedere alla benedizione dei sepolcri -. Le tombe sono come lo specchio che permette di riflettere l'eternità. Ci rechiamo al cimitero per pregare per le persone care che ci hanno abbandonato quasi per esprimere la nostra vicinanza, l'affetto. Nessuno può togliere il segno di questa vicinanza: è come togliere un pezzo del nostro cuore. Chi ha compiuto questo gesto nel nostro cimitero, come in tanti altri purtroppo, ha tentato di distruggere il segno dell'eternità, dell'affetto dei nostri cari. Ecco perchè parliamo di profanazione".
Tante le reazioni di sgomento e vicinanza porte alla comunità cantalupese in questi giorni. Di seguito pubblichiamo il messaggio giunto in redazione a firma della Pro Loco cittadina.
La proloco di Cerro e Cantalupo si stringe intorno alle famiglie colpite da ignobili atti di vandalismo che hanno visto profanate le tombe dei propri cari. Crediamo non ci siano ignobiltà e meschinità peggiori. Il presidente Airoldi, il direttivo e tutti i soci esprimono piena solidarietà e vicinanza alle vittime di quello che non esitiamo a chiamare delitto. Oggi più che mai è nostro compito essere e fare sentire vivo il nostro essere comunità. Oggi, come pochi mesi fa, piangiamo insieme ai nostri fratelli cantalupesi.
Pro Loco di Cerro e Cantalupo
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